Mandos ha scritto:
Al di là dei gusti personali riguardo ai mostriciattoli trasformabili penso che la serie sia in effetti carina e adatta al target al quale fa riferimento... il fatto che ci sia dietro una manovra di marketing non deve certo stupire chi ha seguito l'evoluzione dell'animazione: basti ricordare i Transformers, praticamente nati solo come spot per venderne i giocattoli o buona parte della produzione Tatsunoko che puntava decisamente ai gadget.
Quello che non condivido è invice il piglio del giornalista che equipara i detrattori dei Pokemon ai detrattori dei vari Mazinga o Goldrake (sia ben chiaro che ce l'avevo con quelli una volta e ce l'ho pure con questi ora... sempre MOIGE erano/sono).
Anche se dicono cose simili c'è da fare una distinzione di fondo su quel che sono i contenuti "ideologici" dei 2 anime: Goldrake combatte contro i mostri lanciati da Vega per salvare la Terra, Pikachu&Co. lottano con i loro simili per far vincere delle spillette ad Ash... permettetemi di dire che un po' di differenza c'è!
Ovviamente entrambi sono carichi di significati positivi quali la lealtà, l'amicizia, etc. etc. quindi non venitemi a dire che solo in Pokemon ci sono i buoni sentimenti mentre in Goldrake c'è solo violenza ma soprattutto mi rincresce che dalle parole di un giornalista venga fuori che gli "aspetti negativi" (sempre secondo i bacchettoni) dei 2 anime sono uguali.
Sono d'accordo con te, Mandos. E' un buon commento.
Ma anche l'autore del pezzo che ho citato la pensa così, perché si ricava dalle altre pagine dell'ottimo libro (
AlexKatsura, se non ricordo male lo conosce, vero?).
La differenza che vedi tra i due messaggi, di Pikachu e di Goldrake, è verissima. Ed è, mutatis mutandis, la differenza che intercorre tra molte delle serie animate giapponesi anni '70 e quelle successive. Anche in Dragonball è così, che infatti non mi fa impazzire troppo.
Scavando scavando, poi, in fondo c'è una differenza già tra l'etica di una
Mimì Ayuara e quella di
Mila e Shiro, o tra quella di
Shingo Tamai e quella di
Holly e Benji.
Bisognerebbe vedere però quanto dipenda dal singolo cartone, quanto invece dal contesto storico, perché gli anni '70 sono stati più battaglieri da tutti i punti di vista.
Nella società odierna, dove i messaggi "assoluti", cui siamo stati abituati noi, potrebbero apparire troppo forte, PokéMon dà ai bambini un mondo di valori in cui vivere la loro evoluzione in una società, diciamo, 'consumista'
(anche se.. c'è una valvola di sicurezza: non dimentichiamo che Pikachu non si vuole evolvere!).
Certo, non basta importare i PokéMon, ma anche tutti gli altri anime prodotti per le altre fasce di età.. ma questa è un'altra storia..