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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 12:24 
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dani5043 ha scritto:
Watta ha pienamente ragione (secondo il mio punto di vista ovviamente)

E vai!!! :lol: :lol: :lol:
dani5043 ha scritto:
Ognuno è figlio del proprio tempo per non posso che quotarti Watta!

Un bacione anche a te, dunque... Di cuore... :wink:

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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 13:33 
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Volevo rispondere a Mitokomon sul discorso della censura (visto che il qualunquismo dei suoi autoproclamatisi "nemici" vuole che ogni volta che entri in ballo il nome di AVM la si debba infangare sotto tutti i punti di vista: come autrice, come responsabile della fascia ragazzi della Fininvest-Mediaset ecc - appunto la definizione di Giorgio è perfetta, "Strega Cattiva", sintetizza bene la piega superstiziosa che hanno preso gli attacchi alla sua persona).
Porto un piccolo esempio di quanto scrivevo nel mio ultimo post, ossia dell'ossessiva attenzione e della diffidenza verso i cartoni animati negli anni 80 e 90 da parte di TUTTI. Qui si vuole cancellare quello che sempre ci siamo sentiti ripetere: i cartoni giapponesi sono di infima qualità, fanno male ai bambini ecc. Ricordo di articoli ben più duri, questo è l'unico, però, che ho e che posso riportare (è del 91, e lo conservai perché in altre pagine si parlava dello straordinario successo di Cristina :D, che "ha già venduto 4 milioni di dischi e non fa un concerto in Italia che non registri il tutto esaurito" (eh già, bei tempi e bei ricordi :) ), piccola parentesi per chi dovesse ancora pensare che sia un'artista "imposta" al pubblico per motivi di monopolio senza che questi l'abbia premiata con grandi riconoscimenti, ai tempi d'oro ovviamente :wink:).
Cliccate qui per leggere l'articolo del 91 tratto da "Epoca" a cui mi riferisco. E' piuttosto soft, bisogna dirlo, rapportato ad altre amenità che ricordo di aver letto per anni e anni sui giornali.
Mitokomon chiede: ma perché Occhi di gatto, perché gli orfani, perché le maghette... Che cosa c'era da filtrare, chi mai avrebbe chiesto un'operazione simile se non la fantasia perversa di una signora bigotta con una strana filosofia della vita... Beh ecco alcune risposte in questo articolo: alcuni cartoni ai nostri bambini fanno bene, altri fanno male; secondo l'autore dell'articolo spesso i genitori e gli insegnanti chiedono una "consulenza di tipo pedagogico a proposito dei cartoon televisivi" (l'acuta diffidenza di cui parlavo, lo sguardo sospettoso dei "genitori" rivolto ai cartoni giapponesi, il doverli tenere in qualche modo "a freno"). Secondo questo articoletto, CANDY CANDY FA MALE; fanno male le "orfanelle piangenti", "è quanto di peggio possa essere mostrato ai giovanissimi cittadini italiani precocemente CORROTTI DAL PENTITISMO". "Candy Candy ALLENA e prepara i futuri fruitori dei condoni fiscali". VEniamo alla sacra e intoccabile Lady Oscar, che tutti definiamo un capolavoro, una storia di spessore e intensità notevoli... Secondo questa analisi, LADY OSCAR "TRAVISA LA STORIA, insinua una delirante lettura in chiave rosa di (...) grandi temi. LA RESTAURAZIONE VA IN SCENA A CARTOONIA E CON DISEGNI VOMITEVOLI. (...) E' UN CARTOON DALL'APPARENZA INNOCUA (...) però sembra perfettamente propedeutico nei confronti del parlottio mendace e postribolare in cui e' immerso il nostro Regime". Jenny la tennista? "E' una superstite. (...) una specie di Libro di Stato del Ventennio: PREPARA I SUDDITI dell'impero sportivo E LI VUOLE GIA' SIMILI AGLI INDIFFERENTI che ingurgitano tonnellate di auto rombanti nel circuito, quintali di partite di calcio (...)". "Jenny è la versione bambina del "circo" che il Regime offre ai sudditi insieme al pane". I vostri adorati Holly E BENJI? "CALCIO SADO-MASO, che soffre, soffre e patisce. Lo spirito generale è lo stesso di Jenny, ma pervaso da un senso di tetraggine e di autopersecuzione che, PSICOLOGICAMENTE, PUO' ANCHE ESSERE PERICOLOSO". Era una percezione molto diffusa, che alcune storie potessero essere nocive per i bambini.
E' solo un piccolo esempio; poi non si citerà mai abbastanza Vera Slepoij e le sue fregole omofobiche, a cui per fortuna AVM non diede retta, ma non solo nomi noti; è sempre stato un continuo susseguirsi di dichiarazioni contro i cartoni, la loro immoralità ecc
Pensate davvero che i cartoni potessero essere lasciati fedeli all'originale? Senza un forte ed attento controllo? Avreste mai conosciuto le centinaia di serie che AVM, da vera appassionata al proprio lavoro, ha importato per anni e anni, senza questi (tristi ma inevitabili) accorgimenti? Quando ci si rende conto che un'infinità di articoli simili si sono susseguiti negli anni, sembra ancora giusto riversare ogni colpa su una persona, e insultarla in tutti i modi, o non è un atteggiamento persecutorio ingiusto, visto che è stata la società intera ad esigere certi "freni" e la Manera non era altro che un tramite tra queste richieste e i cartoni?
Bisognerebbe rendersi conto che da sempre i cartoni animati giapponesi sono stati qualcosa da controllare, analizzare attentamente, perché c’è sempre stato qualcuno ad insinuare che potevano avere effetti devastanti sulla psicologia dei bambini. Vogliamo o no smettere di sognare che sarebbe stato possibile lasciarli com’erano, perfettamente aderenti alla versione originale?
Per affrontare la questione è necessario un senso della realtà tanto sviluppato da saper distinguere cosa pensa e desidererebbe un otaku e quella che è la programmazione di una rete per milioni di persone, di bambini, mentre le pressioni da ogni parte erano fortissime affinché si filtrassero certi messaggi immorali, non solo immagini da censurare, ma anche i contenuti "subliminali".
Giorgio, proprio il fatto che tu ripeta sempre di essere un “otaku” e di ragionare da tale, mi dà conferma di questo; per analizzare con lucidità il lavoro svolto dalla Manera, dovresti SMETTERE di ragionare da otaku, e cercare di comprendere cosa significhi curare la fascia ragazzi, seguita da un’infinità di bambini e sempre sotto l’occhio vigile di associazioni di genitori, psicologi pronti a gridare allo scandalo per ogni stupidaggine. La Manera ha subito attacchi dai due fronti: da chi pensava che non "moderasse" abbastanza i cartoni giapponesi, e non togliesse dalla programmazione tv alcuni assolutamente "nocivi", e ovviamente poi anche dai "puristi", per cui tutto doveva andare in onda com'era.
Io ho amato molto i cartoni scelti e curati da AVm e le sarò per sempre grato per la costante attenzione e ricerca di nuove serie da lanciare in Italia, con l'alta qualità che li ha sempre contraddistinti; spesso senza sapere cosa l’aspettava, avventurandosi su serie pressoché sconosciute, ed è stato il trionfo (inaspettato). Da quando se n’è andata la situazione è precipitata, e l’offerta di nuove serie è stata ridicola.
A chi ha parlato di una Valeri Manera capace solo di addolcire la realtà, di "fare sua la corrente pedagogica della "famiglia felice" in cui tutto il male e ciò che fa paura viene nascosto per non far turbare il bambino", non voglio imporre di fare qualcosa che sicuramente lo farebbe vergognare profondamente con sé stesso, cioè ascoltare un po’ di canzoni, quelle dei telefilm; però visto che le conosco tutte a memoria, chiedo di non dire stupidaggini e di informarsi: i testi sono la manifestazione più chiara del suo modo di pensare, quelle dei telefilm in particolare perché aveva più libertà sui temi da trattare; non parlano di un mondo sempre felice e leggero, dove tutti si vogliono bene; parlano anche di solitudine, di malinconia, problemi generazionali, difficoltà relazionali e nell'inserimento sociale, di indifferenza, di sguardo critico verso le “mode”, di disagi laceranti nella crescita, ecc
Detto questo, chiudetevi pure nelle vostre certezze; sognate un universo parallelo in cui la Valeri Manera non è esistita e quindi, tolta lei come persona, non ci sarebbero mai stati problemi di adattamenti né di censure (come se certi ridicoli adattamenti precedenti non la dicessero già lunga... Ah già ma prima di lei era accettabile perché non c'era la cultura dei cartoni giapponesi... C'è sempre una scusa per cui LEI è stata l'unica causa di tutti i mali, e gli altri invece sono giustificabili). Continuate pure la vostra caccia alla "Strega cattiva" da mandare al rogo, e immolandola sicuramente risolverete tutti i mali della società bigotta in cui viviamo e continueremo a vivere, perché nulla cambierà con questo atteggiamento... Magari se avete abbastanza fegato fatela "trombare"... (Piccola parentesi a chi dà del "piagnone" a Yusaku: i primissimi tempi che ho scritto su questo forum, da sloggato, mi sono permesso di fare qualche ironia su alcune cantanti di sigle, e sono stato attaccato beccandomi del "buffone"... L'ironia dovrebbe esistere da entrambe le parti). In fondo è la cosa più semplice unirsi al coro della tifoseria anti-manera, il qualunquismo e la faciloneria, si sa, sono sempre la strada più comoda per esorcizzare i propri "demoni". Trovare un capro espiatorio su cui riversare tutte le colpe di una società retrograda, malata di psicologismo da quattro soldi e sempre sospettosa che qualcosa possa "turbare" la crescita dei propri figli, in realtà usandoli come pretesto per censurare ciò che non gradiscono e che alla loro limitata visuale risulta "immorale".


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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 13:54 
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La chiave di lettura di Cuorforte traccia alcune linee di pensiero interessanti, AVM ha puntato su serie che tra i vertici aziendali eran ritenute insulse, che io sappia ad esempio il direttore di rete di Italia1, all'epoca, non voleva trasmettere Kiss me Licia alle 20.
E come se si sbagliava visto il successo che questa serie ha avuto.
E potremmo ricordare decine di esempi su prodotti validi, qualitativamente parlando.
La censura... Bene, avrà forse esagerato... potremmo anche pensarlo, ma ricordiamoci che l'ultima serie di Sailor Moon fu portata sui tribunali della carta stampata nonostante la censura preventiva, figuriamoci se AVM l'avessa trasmessa così come era...
E nonostante questo dovettero ulteriolmente censurarla. E credo con dispiacere della Manera stessa.
Quindi che ha dovuto mediare è assodato... ci mancherebbe.
Io le rimprovero la dittatura sulla scrittura dei testi delle sigle, soprattutto quando è arrivato il momento di fare un'analisi introspetteva e accorgersi che quello che doveva dire lo aveva già detto da tempo, anziché continuare a scrivere canzoni con testi spenti (parere mio personale)!
Quelle che si salvano del post 1997/'98 sono quelle che hanno delle belle melodie a priori e un buon arrangiamento che sopperisce alla carenza lessicale (vista la ripetitività).


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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 15:24 
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Io trovo che il discorso di Cuorforte, nonostante in molti punti citi indirettamente me come esempio negativo (e mi piace moltissimo, 'sta cosa, per il mio innato gigantesco narcisismo), abbia dei notevoli spunti positivi su cui riflettere. Certamente: su alcune questioni, ci troviamo agli antipiodi, ma noto un certo buon senso di fondo.
Ti dirò forte al cuore, Cuorforte:può anche darsi che io mi alimenti in testa un mondo parallelo dove la Valeri Manera non è esistita. Può darsi che sia una capro espiatorio eccessivamente sopravvalutato, può perfino darsi che sia stata travolta dagli eventi storici e dai dettami di Cologno Monzese. Ma se devo rifarmela con qualcuno, ebbene, io me la rifaccio volentieri con lei. Mi fa persino piacere che anche costei abbia degli ammiratori, guarda un po', perchè come persona non mi ha fatto nulla. Il suo lavoro, però, mi ha stritolato davvero i testicoli. Questo resta vero per i palinsesti Mediaset, per quelli di TMC (per le sigle rifatte intendo) e anche quando vedo "Le avventure della dolce Minù" con la sigla originale nipponica su qualche circuito privato (e provato). Mi rompe vedere "Jane e Micci" passare addirittura su "Bimboone" (di SuperSix) con un altro titolo e con delle voci del cacchio. Mi rompe tutto questo, non solo Valeri Manera e il suo entourage. Lei, però, è a Mediaset, a Italia 1; è un emblema di potere. E io che sto sempre contropotere, stavolta lo sono a maggior ragione, perchè la questione riguarda proprio quello che mi piace, su cui ho fondato parte della mia formazione universitaria e ludica. Senza sermoni: hai fatto il tuo lavoro, cara Sandra? Credi di averlo fatto bene? Bravissima. Da me, però, becchi critiche sonore. E aspre. E dure. E eterne. E crudeli, perchè lo sapevi quello che facevi, bella mia. Lo sapevi, lo sapevi, fidati che lo sapevi. Il resto saranno pure mie <<certezze>>, ma almeno le fondo bene...
MARCO

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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 17:18 
Cita:
non voglio imporre di fare qualcosa che sicuramente lo farebbe vergognare profondamente con sé stesso, cioè ascoltare un po’ di canzoni, quelle dei telefilm;


conoscendole fin troppo meglio di te, dato che ho comprato i vinili quando tu andavi ancora all'asilo declino il tuo gentilissimo l'invito :lol:



Cita:
chiedo di non dire stupidaggini e di informarsi


io stavo parlando di quello che traspare dagli adattamenti degli anime per cui ha applicato una precisa scelta ideologico\educativa (propria? imposta dalla rete? ) che non condivido ma rispetto , soprattutto dato che non me ne importa un fico secco delle serie trasmesse dall'87 in poi che già non cosidero di per se (oltretutto sono tutte seriacce di terza categoria )... non sono andato a pontificare sul suo pensare , sui suoi ideali che non mi interessano ...
Non dico stupidaggini tanto la cosa è evidente, ti invito a rileggerti le sue interviste sulle testate della GRANATA PRESS , in cui non sembrava tanto una vittima delle scelte di rete ma era convintissima del suo lavoro e delle
sue scelte pedagogiche.

Ti invito inoltre a essere meno arrogante con il sottoscritto.
saluti


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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 18:31 
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Watta Takeo ha scritto:
Io trovo che il discorso di Cuorforte, nonostante in molti punti citi indirettamente me come esempio negativo (e mi piace moltissimo, 'sta cosa, per il mio innato gigantesco narcisismo), abbia dei notevoli spunti positivi su cui riflettere.

Ti cito indirettamente a volte, ma solo perché hai scritto in questo 3d e quindi mi rivolgo a te; in realtà è un discorso generale su un atteggiamento diffuso, non certo personale.

DAIGOJIRA ha scritto:
conoscendole fin troppo meglio di te, dato che ho comprato i vinili quando tu andavi ancora all'asilo declino il tuo gentilissimo l'invito :lol:

NOn mi sembra di essere stato arrogante, comunque in ogni caso non è mia intenzione offendere perciò mi scuso; ma se hai ascoltato i dischi dei telefilm (anche se mi riferivo a quelli di Cristina e non di Licia - e quando è uscito Arriva Cristina, a 8 anni, non andavo più all'asilo :D) a maggior ragione dovevi evitare di dire che "la Manera faceva sua la corrente pedagogica della "famiglia felice" in cui tutto il male e ciò che fa paura viene nascosto per non far turbare il bambino (...) si considerava nel giusto , al limite una missionaria..." perché in quei testi i messaggi sono ben altri; nessun atteggiamento da missionaria, molti problemi sono esposti con chiarezza, chiamati per nome, denunciati, sicuramente non nascosti. E se da piccolo mi affezionai molto a queste canzoni è proprio perché rispecchiavano alcuni miei turbamenti, non certo perchè dipingevano un modo in rosa, felice e senza ostacoli.
Sono scritti nero su bianco, chiari ed evidenti; invece quello che "traspare", come dici tu, è appunto ciò su cui mi sono dilungato prima, che in qualche intervista abbia parlato di alcune scelte pedagogiche non aggiunge nulla. Mi autocito :lol: :
Cuorforte ha scritto:
Quando ci si rende conto che un'infinità di articoli simili si sono susseguiti negli anni, sembra ancora giusto riversare ogni colpa su una persona, e insultarla in tutti i modi, o non è un atteggiamento persecutorio ingiusto, visto che è stata la società intera ad esigere certi "freni" e la Manera non era altro che un tramite tra queste richieste e i cartoni?

Stavo parlando appunto di scelte pedagogiche.


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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 18:45 
da quello che diceva era convintissima delle sue scelte, che a questo punto potrebbero anche esserle state imposte dalla rete...
io infatti non la considero "strega" ma è stata un ingranaggio della fininvest tra l'87 e il 94 culla del ipocrisia e del bigottismo più assoluto
(all'inizio quelle reti sono state un "sussulto di libertà" per l'italia ora vediamo in che cosa si sono ridotte)
alla fine lei c'era già quando cartoni di ogni genere passavano sulla fininvest in modo integrale...
non le "rinfaccio" nulla tranne quella di aver ridoppiato e risiglato una manciata di serie -null'altro- per meri motivi di tornaconto o personale o aziendale


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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 20:16 
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daigojira ha scritto:
io infatti non la considero "strega" ma è stata un ingranaggio della fininvest tra l'87 e il 94 culla del ipocrisia e del bigottismo più assolutoall'inizio quelle reti sono state un "sussulto di libertà" per l'italia ora vediamo in che cosa si sono ridotte)


Liberta'?! Non dimentichiamoci che allora, il propietario di questo gruppo si "arraffo'" due delle piu' grandi emittenti private italiane nel giro di un annetto. Quindi parlare di liberta' mi sembra un po' eccessivo.

daigojira ha scritto:
Alla fine lei c'era già quando cartoni di ogni genere passavano sulla fininvest in modo integrale...


Non sarei tanto sicuro di questa cosa. Se non ricordo male anche le varie Occhi di gatto, Georgie e Creamy hanno subito alcune censure (ovviamente niente di paragonabile ai macelli che sarebbero stati perpetrati piu' avanti).
Comunque l' unico modo per accertarsi di questa cosa sarebbe trovare registrazioni dell' epoca (ho sentito che alcuni collezionisti le hanno) e confrontarle con l' originale giapponese.



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MessaggioInviato: ven 5 ago 2005, 20:53 
Cita:
Liberta'?! Non dimentichiamoci che allora, il propietario di questo gruppo si "arraffo'" due delle piu' grandi emittenti private italiane nel giro di un annetto. Quindi parlare di liberta' mi sembra un po' eccessivo.


dal punto di vista culturale rispetto alla rai...
è ovvio che è stata una gran mangiata

Cita:
Non sarei tanto sicuro di questa cosa. Se non ricordo male anche le varie Occhi di gatto, Georgie e Creamy hanno subito alcune censure (ovviamente niente di paragonabile ai macelli che sarebbero stati perpetrati piu' avanti).
Comunque l' unico modo per accertarsi di questa cosa sarebbe trovare registrazioni dell' epoca (ho sentito che alcuni collezionisti le hanno) e confrontarle con l' originale giapponese.



i tagli non venivano fatti nella fase di adattamento ma "al volo" prima delle trasmissioni (mentre preparavano i nastri di trasmissione)
i primi passaggi sono stati integrali poi man mano hanno tagliato di tutto e di più!
credo qualche taglietto cominciò ad arrivare con la seconda serie di Occhi di Gatto...
[/b]


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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 1:41 
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Ho potuto leggere solo rapidamente il post di cuorforte e gli ultimi, appena posso li rileggerò con più attenzione.

Voglio però dirti, o Cuorforte, che avevo capito perfettamente il tuo discorso sulla spiegazione e sul senso della censura in mediaset.
Ed hai ragione a dire che l'avversione per i cartoni giapponesi era diffusa nella società, me lo ricordo, eccome se me lo ricordo.

Ciononostante non è vero che si ragiona (o ragioniamo) da otaku: io ero bambino o adolescente, e neanche sapevo cosa erano i manga quando già mi sconvolgevo per la "reazione" ai cartoni giapponesi.
La fininvest non è stata la sola, AVM avrà fatto il possibile, anch'io condanno molto più pesantemente la Rai.

Ma non posso, ugualmente, non condannare il fenomeno, perché la disinformazione e la ignoranza nei confronti dei cartoni che vedemmo era (ed è) troppa: si può dire che Lady Oscar è la "reazione" in animazione solo se non se ne è mai vista una puntata, non c'è neanche bisogno di scoprire che Ryoko Ikeda militava in una gruppo politico-studentesco marxista radicale quando scrisse il fumetto..
E' che contro questi cartoni si scatenarono i benpensanti bigotti di destra e i malpensanti fanatici di sinistra, trasversalmente, mentre le persone più illuminate si occupavono di cose più serie.

Tu mi dirai: ma che si poteva fare.. Ed io ti rispondo, utopisticamente: quello che si è fatto in tutti gli altri casi in cui la opinione pubblica rompe le scatole con i cartoni americani (tipo South Park, Simpson), con i telefilm per ragazzi considerati ugualmente diseducativi (la mediaset ne ha trasmessi a decine) o le trasmissioni di patente cattivo gusto.. lasciarli parlare.. tanto il mercato si sarebbe difeso..

Ma era evidente che volevano puntare ad una diversa televisione "nazionale", e per farlo hanno sacrificato, a scapito della qualità, proprio quello che appariva più difficile da comprendere.. come posso giustificare questo?
I robot sembrano diventati un ricordo della mia generazione ed io devo rischiare di sentire ragazzi magari più giovani di me dire che il punto della situazione sia Asimov ed Io Robot? E chi devo ringraziare per la scomparsa di quello che è il contributo della animazione giapponese per me più importante, cioè l'idea del "Dio macchina" robotico?

Comunque, per ritornare in Topic: TMC ha cercato di emulare, male, la Fininvest.. cartoni a costo zero e sigle nuove.. non ci è riuscita per miracolo, ma i cattivi maestri sono sempre responsabili..

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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 1:43 
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daigojira ha scritto:
Cita:
Liberta'?! Non dimentichiamoci che allora, il propietario di questo gruppo si "arraffo'" due delle piu' grandi emittenti private italiane nel giro di un annetto. Quindi parlare di liberta' mi sembra un po' eccessivo.


dal punto di vista culturale rispetto alla rai...
è ovvio che è stata una gran mangiata


Esatto. infatti, purtroppo poi si è rivelata una pura operazione commerciale, ma la Rai.. o mamma, la Rai...

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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 2:21 
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Mitokomon ha scritto:
La fininvest non è stata la sola, ha fatto il possibile, anch'io condanno molto più pesantemente la Rai.


C' e' chi ha fatto molto meglio della Fininvest pur con dei mezzi molto inferiori a disposizione, mi riferisco a Euro TV/Odeon tv e all' ancor piu' piccola Junior TV. In realta' sia la RAI che la Fininvest si sono comportati molto male con i cartoni giapponesi, la seconda meno male della prima.


Mitokomon ha scritto:
Tu mi dirai: ma che si poteva fare.. Ed io ti rispondo, utopisticamente: quello che si è fatto in tutti gli altri casi in cui la opinione pubblica rompe le scatole con i cartoni americani (tipo South Park, Simpson), con i telefilm per ragazzi considerati ugualmente diseducativi (la mediaset ne ha trasmessi a decine) o le trasmissioni di patente cattivo gusto.. lasciarli parlare.. tanto il mercato si sarebbe difeso..


Straquoto!

Mitokomon ha scritto:
Ma era evidente che volevano puntare ad una diversa televisione "nazionale", e per farlo hanno sacrificato, a scapito della qualità, proprio quello che appariva più difficile da comprendere..


Quello che molti anime-fan di vecchia data pensano e' che questo cambio di attegiamento verso i cartoni giapponesi (che tanti definiscono "crociata" contro i cartoni giapponesi) e' stato imposto ai duopolisti (RAI e RTI) dall' alto, ma da molto in alto, dall' altissimo...
Chi ha orecchie per intendere, intenda.





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Purtroppo per questioni di tempo non ho potuto leggere tutto con calma ne' posso rispondere in pace..
Comunque intanto, Yusaku, per quanto riguarda la sigla di Conan ognuno ha i suoi gusti, ma ti faccio solo notare che "le solite cose che dice" sono del tutto attinenti alla storia e spiegano perfettamente e dolcemente perche' il mondo in cui vive Conan e' cosi' e lanciano bei messaggi. Inoltre per te che sei nato dopo ora ti sembrano solite cose, ma ti faccio notare che quella sigla e' stata scritta molto prima dei luoghi comuni della tua adorata avm, luochi comuni inseriti spesso dove non servivano..ma di questo ne abbiamo gia' discusso (vedasi sigla di Jeanie).
Ma, ripeto, gustibus..chissa', se magari quella sigla fosse stata cantata da Cristina..ops, eheh

Per quanto riguarda le censure e il problema della fascia protetta, Cuorforte, ti posso assicurare che conosco bene questi problemi delle reti televisive e ho pure incontrato Marziale dell'Osservatorio per i minori, col quale ho litigato in una trasmissione tv su Telenordest proprio a riguardo della sua smisurata (cioe' inesistente) conoscenza delle "giapponeserie" che per lui erano da eliminare del tutto..
Sono d'accordo che ci siano concetti spesso difficili, non dico di trasmettere scene di sesso al pomeriggio, ma, ripeto, ancora una volta, mi spieghi cosa c'è di cosi' sconvolgente nel vedere una scritta giapponese, sentire un nome giapponese??? Non e' diseducativo far credere che se stringi una rosa non ti esce sangue?? Mi spieghi che bisogno c'e' di far credere che la storia che stai vedendo e' il romanzo che sta scrivendo la protagonista??
Inoltre come sempre: con tante serie per bambini, perche' allora comprare serie per adolescenti come Orange road o Slayers e trasmetterle??
Ragionero' come otaku ma tutti quelli con cui ne ho discusso, anche anziani, chi piu' o meno ha sempre condiviso queste accuse.
Poi tante cose sono soggettive..per alcuni certe scene sono forti, per altre no..aggiungo, poi, che i bambini di oggi sono tanto ma tanto smaliziati e gia' da piccoli sanno molte cose, am questa e' una mia opinione..


WATTA, sei un grande!


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Giorgio Hullweck ha scritto:
WATTA, sei un grande!


No, sono semplicemente commosso, ammirato e lusingato. Lo dico senza paraculismo, e guarda che a me resta difficile, per come son fatto :lol: :) :D :P
Dunque... Chiunque sa la faccenda del prima e del dopo, circa quegli anni. Ognuno ha una sua interpretazione, più o meno giustificante, circa la vicenda... Vicenda che di punti oscuri ne ha pochi, si presta solo a interpretazione. Varia assai, per di più. Che ci sia stata, da un certo momento in poi, una politica non voglio dire oscurantista, ma quanto meno di più morbida veste (eufemismo, eh...) nel mandare in onda dei cartoni animati sulle reti del Biscione, è cosa risaputa. Scelta. Non la condanno, ma lungi assai da me l'ipotesi di condividerla... Quello che non accetto è che, sempre sulla base filosofica di tale impostazionem, sia stata fatta interamente piazza pulita di quello che c'era prima, e con delle motivazioni che non erano altro che delle prese per i fondelli. ma la vogliamo dire tutta? Tutto quel macello di giustificazioni, tutto quell'impianto teorico del nulla di montagne e montagne di interviste intrise di buonismo non hanno fatto altro che scatenare rabbia interna agli appassionati di quel periodo. Uno di essi ero e sono io. Tempo fa, proprio qui sul Forum, venne discusso un post (non ricordo quale, abbiatene pazienza) dove c'era una delle tante prosopopee della gentilissima signora Valeri Manera, e sembrava proprio il manifesto della situation commedy americana, dove l'esigenza di armonia alimenta la necessità di annientare la violenza. Sarà pure come dici tu, Cuorforte, che anche lei ha chiamato i problemi con nome e cognome, ma permettimi: in mille modi puoi affrontare la morte, in mille e uno modi puoi constatare il contrapporsi di bene e male, in tante altre maniere puoi insomma rispettare chi c'è stato prima di te. E puoi comunque sponsorizzare la crescita (legittima) di chi tu lanci (il caso di Cristina D'Avena) senza andare necessariamente a coinvolgere e distruggere chi ha avuto spessore prima del tuo arrivo. Sono troppe, insomma; sono troppe le cose che contesto all'oscurantismo della veneta "Lady Tacher" di Fininvest/Mediaset. E quel minimo di obiettività che potevo e volevo (dovevo?) lasciarmi dentro per il lavoro di Alì Manera e i Quaranta Ladroni, mi si è consumato presto nell'ascolto di quelle nuove specie di sigle arroganti sputatemi addosso come macigni a distruggere il muro andato (e ritornato) della mia passione. Orbene, truppe Mediaset, Fininvest, TMC o chi per loro: io son qua e mi difendo. Vediamo chi, nell'argomentare, ha più spessore: se voi che per intortarmi mi cambiate il passato (inventandomi cazzate, la cosa che più detesto, insomma) o io che vi prendo punto per punto per il culo su ogni cosa che mi dite.
WATTA Working Class Singing Hero TAKEO

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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 16:51 
il problema in fondo in fondo è anche un po' colpa nostra...
con la storia che gli anime non sono roba per bambini che abbiamo sbandierato per anni per giustamente rivalutarli all'occhio delle vare teste di c**o di turno abbiamo finito per cavalcare le idee becere di chi (bigotti di destra e benpensanti di sinistra) sosteneva che non erano spettacoli adatti...
certo ci sono le fascie di età ... (c'è IPPOTOMMASO e ROCKY JOE) ma è chiaro che i cartoni animati se li sono sempre visti i bambini :-)

poi quelli che parlano sono sempre gli stessi...
prima la fantascienza
poi goldrake e co.
poi i Pokemon
ora il Fantasy e il Wrestling...


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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 17:01 
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DAIGOJIRA ha scritto:
il problema in fondo in fondo è anche un po' colpa nostra...
con la storia che gli anime non sono roba per bambini che abbiamo sbandierato per anni per giustamente rivalutarli all'occhio delle vare teste di c**o di turno abbiamo finito per cavalcare le idee becere di chi (bigotti di destra e benpensanti di sinistra) sosteneva che non erano spettacoli adatti...
certo ci sono le fascie di età ... (c'è IPPOTOMMASO e ROCKY JOE) ma è chiaro che i cartoni animati se li sono sempre visti i bambini :-) ...


Non lo so... Certamente siamo condizionati dall'essere adulti... Tempo fa io volli far vedere a una delle mie nipotine (all'epoca abbastanza piccola) un paio di puntate di "Ryu il ragazzo delle caverne". Accanto a lei, sentivo che ero un po' in imbarazzo quando c'erano delle scene di morte, di cruenta lotta, di sangue e così via. Scene forti, insomma... Quelle scene, però, nell'immaginario fanciullesco, non sono nè inutili nè inopportune. Il bambino, purtroppo, filtra molto meglio la paura di quanto non lo facciamo adesso noi (sigh) adulti. Messomi, in un secondo (e anche terzo o quarto) momento, nell'ottica della piccola telespettatrice al mio fianco, mi sono reso conto che tanti sermoni, tanti "know how" di (fin) troppa Scienza Pedagogica che ho studiato, potevano andare tranquillamente a bersi un aperitivo di sputi al bar all'incrocio... Trovo che i bambini (e io mi ci metto, perchè me lo ricordo bene che razza di spettatore ingordo ero, insieme ai miei amici) necessitino di quel tipo di realtà illusoria e distruttiva, ma che è idea che va stimolata comunque. E comunque spiegata, attenuata e vissuta. Non solo da loro.

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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 18:13 
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Anch'io come voi ho i miei problemi di tempo e ho letto abbastanza velocemente :lol: comunque sono considerazioni stimolanti. Sono felice che sia stato colto il senso dei miei post, e cioè che si deve allargare l'ottica nel riflettere su questi problemi, e non demonizzare il lavoro soltanto di una persona, prendendola a bersaglio in modo ossessivo e sputando addosso al suo lavoro di anni e anni, etichettandola come un'incapace in tutto quel che ha fatto e coprendola di sfottò continuamente, in ogni occasione... Questo è ingiusto, e lo ripeterò sempre. Addirittura Giorgio ha fatto un nome diverso da quello della Manera!! (Marziale, dell'Osservatorio per i minori) :lol:. Perché, se di errori ne ha commessi, ha fatto anche molte cose interessanti. Da qui nasce l'interesse mio, e suppongo di Yusaku, nel difendere questa signora (sebbene come Watta potrei definirmi "contropotere" anch'io :) ): non solo perché - a differenza di qualcuno - penso che con le sue scelte e i compromessi a cui è scesa (avrebbero immediatamente cancellato una persona che non proponesse una sua visione "pedagogica" nel curare la fascia ragazzi) ci ha comunque regalato anni di stupendi cartoni giapponesi, in un clima di diffusa ostilità da parte di psicologi e pedagoghi, mentre altri hanno chiuso i battenti in questo settore; ma anche perché se un cd di Cristina degli anni 80, ad esempio... "Cristina", oggi costa un occhio, e se sul suo guestbook ogni giorno nuove persone mandano messaggi su messaggi pieni di affetto, è perché molti come me sono legatissimi a quelle canzoni e desiderano conservarle e riviverle, e parte del merito è dell'autrice.
E' chiaro che non ho mai detto che la Fininvest non abbia fatto errori, anzi; a volte, come osserva Giorgio, si sono presi troppe libertà negli adattamenti, fino a modificare il senso della storia; oppure nell'italianizzare tutto pensando di renderli più "fruibili" da parte dei bambini. Ma da qui a ODIARE AVM per tutto quello che ha fatto, riversare ogni volta la responsabilità di tutto solo sulla sua persona, come se avesse lavorato al di fuori del contesto di cui parlavo precedentemente, e disprezzarla per una sua filosofia perversa che avrebbe cercato di imporre alle nuove generazioni, ce ne corre. Ci sono anche molti adattamenti perfettamente riusciti...
Watta ha tutte le ragioni del mondo di rivolere le prime sigle (in fondo è questo il punto cruciale per lui); ma la proposta mia e di Yusaku di mandare in onda quelle vecchie e quelle di Cristina a periodi alterni, nasce da una semplice constatazione: come dice Yusaku, queste sigle ormai esistono, e non da poco; alcune da più di dieci anni, altre da 8 ecc. I motivi per cui esistono, forse deplorevoli, sono gli stessi per cui su TMC (per tornare un po' al Topic :lol:) ci sono altre sigle rifatte. Anche se a qualcuno può sembrare assurdo che vengano in qualche modo accostate a quelle che tanto adorate, in questi anni le sigle dei cartoni in questione, per le nuove generazioni, non sono state quelle dei CDR o degli altri gruppi/artisti; togliere ora la sigla di Cristina per rimettere soltanto quelle originali avrebbe per i bambini che non le conoscono lo stesso effetto che ha avuto per voi la sostituzione anni fa. Ormai queste sigle esistono, e per molti sono le uniche sigle... Devono essere cancellate dalla testa mia, da quella di tanti altri, da quella dei bambini (che magari le amano, se voi le rifiutate non direi che necessariamente facciano schifo a tutti) e dai cd? Per il resto, come dice Giorgio non mi cambia nulla se una decina di cartoni non hanno la sigla di Cristina (di quelli del passato, s'intende... Oggi se c'è una nuova sigla di Cristina, anche in una nuova serie, possiamo gridare al miracolo :x), semplicemente penso che la soluzione migliore sarebbe questa.


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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 18:50 
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Cuorforte ha scritto:
togliere ora la sigla di Cristina per rimettere soltanto quelle originali avrebbe per i bambini che non le conoscono lo stesso effetto che ha avuto per voi la sostituzione anni fa. Ormai queste sigle esistono, e per molti sono le uniche sigle...


Sì, appunto... Centro centrato. Nel centro. Anche qualora vengano riproposte le sigle storiche, oggi ci sarebbe qualche giovane ragazzo (adolescente o giù di lì) che si sentirebbe derubato di una cosa che è sua... E la cosa non mi va, parimenti, come non mi andava che fossi io, una decina di anni fa, l'oggetto dello scempio. Siccome ho a cuore i ricordi di tutti (ma immediatamente dopo i miei, per un po' di Santo Egoismo d'acrobata che mi voglio conservare), so che anche per taluni, sentire "Candy" al posto di "Dolce Candy" sarebbe come deturpare un passato che è imprigionato, per loro, in una favolosa eternità storica. Ribadisco, per questo, che il male è (ed è stato) alla radice, in una interpretazione (quasi ermeneutica) del lavoro di Fininvest che proprio mi rimane a strozzare il respiro nei denti... Se mi cambiassero anche solo un pezzetto di come ho apprezzato io, per primo, la mia televisione, non sarebbe più la mia televisione. Anche qualora venisse messa una sigla stupenda, spettacolare, divina, non sarebbe mai più la mia. Nemmeno (lo dico sempre) si trattasse di "Yesterday" dei Beatles (Gohan, ora non ti incazzare; era per fare un esempio bello grosso, lo sai bene che per me tu sei "the eggman" e io "the warlus" :lol: )
Quanto, poi, più in generale, allo stare contropotere, mi congratulo con Cuorforte e con chiunque m'accompagni nell'estrema sintesi del pensiero: <<Per strada molte facce non hanno un bel colore. Qui chi non terrorizza si ammala di terrore. C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo. Io sono d'un altro avviso: son bombarolo!>> (Fabrizio De Andrè, "Il bombarolo")
WATTA "I am the Warlus" TAKEO

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MessaggioInviato: sab 6 ago 2005, 22:59 
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Giorgio Hullweck ha scritto:
Comunque intanto, ognuno ha i suoi gusti


Esatto, ma solo quando ti pare.
Anche nelle firme ognuno ha i suoi gusti, eppure mi chiedevi di cambiarla perchè non rispecchiava i tuoi di gusti, o sbaglio? :wink:

Giorgio Hullweck ha scritto:
Questo forum e' una continua sorpresa: gente che apprezza AVM, che difende le sigle cambiate, ora pure questo topic..

Giorgio Hullweck ha scritto:
(vedasi sigla di Jeanie).


Anche tu sei una sorpresa sai, ancora non avevo trovato nessuno che parlasse male di Fiocchi di cotone per Jeanie, la stessa Fiocchi di cotone per Jeanie che fino alla fine si è giocata la vittoria contro Galaxy: http://www.forumfree.net/?t=1214840
Fiocchi di cotone, bianchi come neve, neve: lieve lieve... Ah sì, il più bel brano di Cristina composto da Ninni Carucci assieme a Cantiamo insieme... dello stesso anno per di più. Il 1994 è proprio una bellissima annata, visto che anche Draghi diede il meglio di sè, come non citare le sue splendide Una scuola per cambiare e Moominland, e pensare che solo un anno dopo sarebbe nata Tanto tempo fa... Gigì.

Giorgio Hullweck ha scritto:
chissa', se magari quella sigla fosse stata cantata da Cristina


sarebbe stata una sigletta come tutte le altre, la musica non sarebbe stata nulla di eccezionale e il testo avrebbe detto le solite cose, nè più nè meno.


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MessaggioInviato: mar 9 ago 2005, 10:25 
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Iscritto il: lun 14 feb 2005, 9:35
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Località: A Nord Est di Milano
Yusaku ha scritto:
Il 1994 è proprio una bellissima annata, visto che anche Draghi diede il meglio di sè, come non citare le sue splendide Una scuola per cambiare e Moominland, e pensare che solo un anno dopo sarebbe nata Tanto tempo fa... Gigì.

Forse devi considerare anche il fatto che avevi SOLO 6 anni.
Anche io ricordo con tenerezza le sigle del 1980...
L'imprinting è fondamentale nell'evoluzione della specie!
:P


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MessaggioInviato: mar 9 ago 2005, 12:47 
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Iscritto il: lun 1 ago 2005, 17:05
Messaggi: 31
Località: PRATO
...mi sento quasi in colpa di aver aperto questo Post. :cry:


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MessaggioInviato: mar 9 ago 2005, 13:19 
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Iscritto il: lun 22 set 2003, 23:04
Messaggi: 5836
Località: Bossa Nova-rese
Il CaVaLiEre MaSkaRaTo ha scritto:
...mi sento quasi in colpa di aver aperto questo Post. :cry:

Naaaah...non devi sentirti in colpa, a me l'argomento che hai aperto mi interessava e ho letto con attenzione tutti i messaggi a riguardo.
Che poi il topic sia finito sul capitolo AVM per l'ennesima volta è normale su questo forum; contro le sigle rifatte ci sono i pro e i contro e comunque (a parte qualche frecciatina fra i due poli) non ho visto baruffe, litigi o parole offensife fra gli utenti... :)

Anche se si è andati un pò Ot, l'argomento mi sembra comunque interessante...almeno per me. :wink:

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MessaggioInviato: mar 9 ago 2005, 15:44 
dani5043 ha scritto:
Yusaku ha scritto:
Il 1994 è proprio una bellissima annata, visto che anche Draghi diede il meglio di sè, come non citare le sue splendide Una scuola per cambiare e Moominland, e pensare che solo un anno dopo sarebbe nata Tanto tempo fa... Gigì.

Forse devi considerare anche il fatto che avevi SOLO 6 anni.
Anche io ricordo con tenerezza le sigle del 1980...
L'imprinting è fondamentale nell'evoluzione della specie!
:P


Eh? Quelle sigle le ho conosciute solo due anni fa.


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MessaggioInviato: mer 10 ago 2005, 10:55 
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Iscritto il: mar 17 mag 2005, 16:02
Messaggi: 996
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Jeanie una delle piu' belle sigle di Cristina?????????? :o :o :o
Beh e' proprio evidente che abbiamo gusti molto diversi e che cogliamo proprio diversi aspetti delle serie..Ti consiglio, comunque, di cercarti la sigla originale di Stephen Foster..
Poi potrei portarti la testimonianza di un sacco di gente che ha trovato insensata la sigla di Jeanie, gente che odia Cristina, ama gli anime ma scrive poco o nulla (e' questo il peccato, tanti anime fan protestano tanto a parole ma quasi mai per scritto e cosi' dopo gente come Watta e me passa per anomala). Ho girato la tua spiegazione di Jeanie ad una mailing list di cui faccio parte ed erano tutti allibiti..
Dipende, comunque, dall'ambiente che uno frequenta. Finche' ti basi sui fan di Cristina e non su altri otaku, piu' grandi, ovvio che io ti sembrero' un alieno..cosi' come tu lo sembri a me, visto che dopotutto anch'io, a parte il sito ufficiale, non ho mai visitato altri siti su Cristina e preferisco cercare materiale serio sugli anime. In ogni caso, io resto della mia, Fiocchi di cotone e' una sigla che non centra nulla con la serie "Kaze no naka no shojo. Kinkami no Jeanie" e mi auguro che una prossima replica possa coinvolgere altra gente per discuterne.

Ho letto la tua lettera su Sorrisi su Lady Oscar, mi verrebbe anche da rispondere ma non mi interessa, ho gia' detto la mia su Sorrisi per quanto concerne le sigle e preferisco intervenire su altri argomenti e problemi da risolvere..meno male, comunque, che per ogi evenienza mi son registrato tutta la splendida replica del 2002 di Lady Oscar (le e' gia' stata fatta giustizia!!!!!) e che ci sono i dvd, anche se con l'audio sballato. Cavalieri del re forever in Lady Oscar!!!

Per quanto riguarda AVM, il mio odio per lei sara' sempre grande, perche' si', ho citato Marziale e la sua cricca, pero' resto sempre dell'idea che tante cose si sarebbero potute evitare. Aggiungiamo che per colpa sua ora c'e' una generazione che considera tarocche le sigle vecchie e sacre quelle nuove, provocando cosi' uno scontro generazionale, come questo topic dimostra.
Comunque, purtroppo per alcuni, per fortuna per altri, ormai e' un personaggio del passato, e quindi, nonostante tristi rimasugli, ecco Doremi, One Piece e altri splendidi anime proposti abbastanza bene. Ah gia', pardon, non hanno nuove sigle di Cristina quindi sono inguardabili..:P


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MessaggioInviato: mer 10 ago 2005, 12:07 
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Iscritto il: gio 10 mar 2005, 13:25
Messaggi: 1026
Località: Napoli
Caro Giorgio,
non ci fossi dovrebbero inventarti...
Io sono d'accordo con te, ma vorrei dire qualcosa.
A me la sigla Fiocchi di cotone bianchi é sempre piaciuta abbastanza -l'ho addirittura registrata - sia il testo che la musica....Tuttavia...la sento una volta e dico:é bella, la risento e dico é carina, poi mi fermo e penso...Ma cosa vuole dire il testo della sigla?E quindi:SEMPRE LA STESSA COSA...
Elenco di buoni principi, elenco dei valori che portano con sé la democrazia e la libertá, opposizione al razzismo, lotta all'ipocrisia...e cosí via...sempre con l'emergere di una figura che con caparbietá si oppone a tutto questo in nome dell'amicizia e di altrettanti valori pedagogicamente testati, freddi, impersonali....Poi mi rifermo e ripenso a Conan...si a Conan...
"C'era una volta una cittá in quell'isola laggiú...ma la guerra é una follia...tutto deve ricominciare..."e mi dico:NON É UN ELENCO DI PRINCIPI ASTRATTI E DI VALORI DA SEGUIRE:E´LA STORIA POETICA DELLA VITA DI UN RAGAZZO E DEL TERRORE DELLA GUERRA; DELLA SPERANZA RACCONTATA DI UN MONDO MIGLIORE:Si parla di un mondo mitico, di un mondo di sogni, non di basso pedagogismo di tipo scolastico!
E allora mi dico:non é che uno se la vuole prendere con AVM, ha fatto anche cose buone:é il suo mondo espressivo che a me, e ad altri, sembra freddo ed inespressivo, nonché dogmatico ed ideologico...
Sia chiaro che i gusti restano gusti, e che ognuno puó vederla come gli pare, ma non credo che i gusti dipendano solo dalla generazione di appartenenza. Se mi si chiede la mia opinione su alcune sigle del passato, posso spesso trovarmi a discuterne la qualitá. Tutti noi esaltiamo la sigla dei cavalieri di Lady Oscar, ma, in effetti, il testo é obbiettivamente inconsistente. Cosí per altre sigle:"non gli serve il cannone o la bomba al neutrone(scusami Watta :wink: )"non mi sembra particolarmente poetico...
E tuttavia, qui il punto, molte sigle del passato potevano sembrare sciocche, ma mai retoriche, mai dare l'impressione di essere nate per educare, indottrinare...ed è forse per questo che ancora oggi ci danno quel senso di libertá ed appartenza che solo puó veramente educare...
Forse é possibile che questo fosse il nostro mondo e che non sia il mondo della generazione dei fan di cristina, questo é possibile...ma non mi si dica che sono equivalenti perché non é vero...

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力が 正義ではない 正義が 力だ!
La potenza non è la giustizia: la giustizia è la vera potenza!


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