Il mio preferito è Carucci. E non ho mai cambiato idea negli ultimi 10-15 anni, è grave ???

Come ben argomentato da Greenyellowcable la poliedricità di Ninni è innegabile.
Più di ogni altro compositore è riuscito, secondo me, a dare alle sigle dei cartoni una loro dignità, una nuova vita. Una fresca e riconoscibilissima identità. Freschezza che si mantiene tutt'oggi, con sound attuali, moderni.
Un segno inconfondibile che ha trovato con i telefilm della D'Avena una conferma ulteriore e maturità.
Mi piace molto Augusto, ma non ha portato grande novità al mondo cartoni, ha di fatto proposto le sue magnifiche melodie da sigle tv al mondo dei cartoni, un po' lo stesso per Giordano Bruno che ha portato la sua enorme esperienza col mondo dei piccoli, coro dell'antoniano in primis, al mondo dei cartoni animati.
Questi ultimi pagano lo scotto di poche sigle di generi abbastanza prossimi (solo maghette, per Martelli padre ad esempio). Sono pochisisme,ma comunque eccezionali, sigle concentrate in pochissimi anni poi (81-85).
Credo che nessuno metta in dubbio la grandezza di pezzi quali Magica Emi, La stella della Senna, Creamy, Lucy...ma nonostante tutto penso sempre maggiormente che l'identità delle sigle Five/RTI possa trovar la sua miglior veste nelle musiche di Carucci. E non è solo un discorso di quantità, anche se questa ovviamente ha un ruolo determinante. La fetta di sigle di spicco del periodo 86-95 è Carucci.
Ho forse ridotto l'argomento al filone cartoni, mentre forse il topic era più a larghe maglie, anche se l'elenco dei vari autori mi pare rivolgesse l'attenzione prettamente al mondo dei cartoni.
Paradossalmente le mie canzoni cartoni preferite non portano il nome di Carucci (ma di Cassano ed Augusto) questo a riprova di come non siano particolari canzoni a farmi parlare quanto una visione più a tutto tondo.
Sarebbe forse più corretto parlare di "momenti", per cui riconoscere ai Martelli la leadership dei primi anni 80 (81/85), in una seconda fase Carucci (86/95) affiancato dall'ottimo Draghi, che ha però avuto la sfortuna di "musicare" pezzi per cartoni quasi sempre secondari. Dalla metà anni 90 in poi la pluralità di musicisti è stata più evidente e questo non ha permesso a nessuno dei partecipanti di emergere anche se è innegabile l'impronta lasciata dal grande Fasano.
See you nex time