Haranban ha scritto:
Dunque... voglio capire cosa dici!
martixxx ha scritto:
io lo trovo molto noioso... ora capisco perché negli anni '70 i videogiochi ebbero un enorme calo... e poi non penso che questa console abbia venduto 70 milioni di esemplari come il nes 8bit... e poi il nes è la console più importante degli anni '80... perché senza quella i videogiochi non sarebbero mai ritornati al successo! Questa è la pura verità... ciao
Ok, adesso ci siamo...
Ti dico solo una cosa... la curva che descrive il ciclo di vita di un prodotto (chiamiamolo genericamente console, visto che il PC videoludico per quanto avesse già una nicchia, è esploso alla fine degli anni '80) come Pong, Atari, Intellevision...
... alla fine degli anni '70 era in ascesa vertiginosa (non vedo da nessuna parte notizie di presunti crolli

). Il prodotto aveva da poco superato la fase pionieristica, e l'arrivo di Space Invaders ('78 ) come coin up e su VCS fece diventare il videogame un fenomeno di massa. Nell'ambito, per così dire, casalingo, fu l'affermazione dell'Intellivision e dell'Atari VCS a dare il via a questo fenomeno, prima ancora di Nintendo, Amiga, Playstation, etc... Poi dobbiamo arrivare al 1980 con Puckman (Pac Man) per vedere le dimensioni planetarie raggiunte da questo fenomeno

Il nes arriva nell'84-85, se ricordo bene. L'industria del videogame era tutt'altro che agonizzante!
Ah, i 70 milioni di macchine vendute, scusami, ma li ha avuti la Playstation

Senza nulla togliere al NES, per carità...

Mhh... insomma... qui un po' di inesattezze le dici tu
Nel 1984 C'E' stata una crisi così grave da essere ormai nota come "The Crash of 1984", quando solo due anni prima il mercato era floridissimo.
L'industria del videogame (casalingo) ERA agonizzante, e in buona parte per causa sua.
I motivi sono molteplici:
1) Troppa competizione. Sul mercato si contavano una decina di console diverse, ed ognuna prometteva cose nouve ed innovative. La gente aspettava di vedere quale fosse la migliore.
2) Scarsa qualità. L'aumento indiscriminato delle ditte che producevano software, spesso senza grandi cognizioni di causa, aveva assestato la qualità media a standard molto bassi. In parole povere si credeva che bastasse spendere qualche milione di licenze pe assicurarsi i diritti su un personaggio di un filma famoso (vedi E.T.) per vendere un giochino pessimo. Nulla di più sbagliato.
3) L'ascesa degli home computer. La concorrenza tra Atari e Commodore aveva portato al calo del prezzo degli HC, che avevano caratteristiche tecniche comparabilie potenzialmente funzioni più vaste, ad un livello comparabile alle console.
Il risultato? Il fallimento o la bancarotta per molte delle ditte del settore videoludico (La Coleco si è salvata solo grazie alle Cabbage Patch!!).
E' stata la Nintendo, che prima si limitava a concedere le licenze dei propri arcade a case indipendenti per il mercato casalingo a mettere a segno il colpo gobbo.
Entrando nel mercato nel momento in cui si cominciava a delineare un'inversione di tendenza (sono un adulto col PC o l'HC a casa, perchè non regalo una console a mio figlio così non mi scassa per usarlo?) approfittando del mercato ormai virtualmente inesistente, realizzando una seconda rivoluzione nel mercato del videogioco casalingo.