Partire... Che verbo... A quanti significati si presta... Beh, do il mio contrbuto a questa discussione, va'... Questa cosuccia qua sotto l'ho scritta pochissimo tempo fa, per un amico che è partito... Partito di cervello, purtroppo! Cioè: è cresciuto, troppo cresciuto, è cresciuto male... In quel senso è proprio partito... E' mal cresciuto... e mi manca tanto. Eppure partire è bellissimo, quasi la totalità delle volte, sebbene io mi riconosca dentro un'anima nomade, assolutamente nomande, e un'altra stanziale, attaccata fortissimamente alle mie radici... Tenete, gentaglia: la condivido con tutti voi, va'... E guardate che non lo faccio mai, eh, bisogna proprio che mi ispiriate fiducia
WATTA
Il timido Ottobre mi bussa alle porte,
non cede, non ha zone morte
ma ancora fa caldo, la gente sta fuori,
l’Autunno mi accende colori.
Le vecchie massaie che vanno a passeggio
che parlan del bene e del peggio
che scrutano sagge l'eterno orizzonte
che ha il mio paese di fronte…
Non trovo scontata la dolce tristezza,
l’adoro, mi dona freschezza,
non è il cielo grigio che stringe la morsa
fiducia in ben altra corsa…
Non voglio pensare alle tue incomprensioni,
distanti da mie previsioni,
lontane anni luce dal tuo essere vero
raccolgono enorme mistero.
Ma svelano triste, scontento commiato
dai giochi, dal ricco passato
che avevi voluto soltanto stracciare,
che adesso io vedo sciupare…
Io vedo quel sale che gli occhi t’inquieta
non stringer la voce già cheta.
Chi cresce t’ascolta, s’accorge del sole
che manca in cruciali parole.
Fiorisce la vita, l’hai presa per mano.
Trascorri il tuo tempo pian piano?
Davvero non sai che ti manca il coraggio
dell’umile e del poco saggio?
In tutte le volte che alzi la voce
sei un fiume che cerca la foce!
Eterno dilemma, m’appari confuso
oppur vittima d’un abuso.
Sei strano, sei dolce, sei tante mie cose
sei tutto, sei feste noiose,
sei placido odore di miei compleanni,
sei tanti Natali negli anni,
sei sciocca paura di dir le bugie
per lacrime rimaste mie.
Ricorda però, in tutti è l’errore.
Che tu possa averne il chiarore
WATTA TAKEO (C)