sandy ha scritto:
...di concerti di CCB in birreria ne ho sentiti varie decine (sono un caso grave?

)
No, direi di no...
Il fatto di avere un repertorio piuttosto vario permette di scegliere la scaletta anche in base al pubblico che pensi di trovarti davanti.
Se sai che suonarai di fronte ad un pubblico di non appassionati metti in conto che dovrai fare le più famose ed infarcire di robottoni la serata per i maschietti e Pollon, Jem, magari qualche maghetta per le femminucce...
Per esperienza posso dire che nelle birrerie, o comunque in situazioni di gozzoviglio, presto o tardi arrivano i cori di richieste e sono sempre quelle: Daitarn, Jeeg, Kenshiro.
Poi ovviamente per fare le tue 2 orette di spettacolo devi fare anche altri pezzi, e allora sai che alcune sigle, magari non richiestissime, hanno comunque presa sulla gente (e lo vedi sulle facce, che sono un misto tra

e

): Gigi la trottola, Yattaman, Conan (ce la chiedono molto spesso), Sandokan, Sampei, l'Uomo Tigre, Fantaman, Carletto, che paura mi fa...
Tutti pezzi abbastanza conosciuti e ritmati che fanno cantare e ballare.
Poi provi a fare dei tentativi di scavo nella memoria della gente con Ralph Supermaxieroe, Mork, Arale... Magari non le riconoscono subito, ma appena ricordano sigla e telefilm/cartone sfoderano una faccia compiaciuta e stupita. Li vedi spesso rivolgersi al vicino e dire "Oh, ma telo ricordi questo?".
Magari in una serata ne suoni un paio di semisconosciute, o assolutamente non richieste, tipo Ulysse 31, o Bambino Pinocchio, e un po' la tensione cala, ma è più facile che pezzi di questo tipo si tengano per delle serate in cui il pubblico è composto da affezionati, o in contesti di fieristici come Lucca (anche se Bambino Pinocchio ha riscosso successi inattesi in contesti molto diversi tra loro).
C'è da dire che questo discorso vale per quello che è generalmente il nostro pubblico usuale, ovvero persone tra i 25 e i 40 anni, ma abbiamo visto negli ultimi tempi che anche spettatori più giovincelli hanno apprezzato il nostro tipo di proposta.
Tra quelle dei Cartoni in faccia ho visto una folta presenza di sigle recenti che possono sicuramente avere un certo effetto su un pubblico giovane, ma lasciare indifferenti (se non delusi) avventori con qualche anno in più.
Alla fine per questo genere in contesti normali bisogna fare molto leva sui ricordi e sulla nostalgia per i vecchi cartoni, cercando di rendere un po' le emozioni che i bimbi di allora provavano davanti alle gesta dei loro eroi.
Un tipo di procedimento che forse risulta più difficile su ragazzi più giovani.
Chissà...
In questo senso mi fanno un po' sorridere quelli che ti chiamano per fare un concerto per intrattenere i bambini, mentre noi sappiamo benissimo che si divertiranno molto di più i genitori
