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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 11:05 
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Iscritto il: lun 18 nov 2002, 13:08
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Neron ha scritto:
Come al solito intravedo questioni personali, non entro in merito perchè non mi interessano... ma continuo ad apprezzare questo genere di linguaggio... perchè risponde al mio gusto e lo trovo ben adeguato.


Io invece sono d'accordo con Tarrasque.
Soprattutto, trovo davvero sbagliato che, in qualche modo, si manipoli l'opera originale.
Il bambino non parla forbito. Il bambino parla il giapponese.
Quindi il bambino non deve parlare forbito: deve parlare italiano :)

Quello che fa Cannarsi non è adattamento. E' traduzione letterale.

Neron ha scritto:
Fa.Gian non si tratta di leziosità o costruzioni semantiche complesse, si tratta di scelte stilistiche. A me piace questo genere di opere, questo genere di complessità evocativa e linguistica, mi emoziona, mi stimola, mi inquieta, mi coinvolge... insomma sicuramente lo apprezzo molto più di un linguaggio diretto e immediato.


Quando la scelta stilistica viene fatta dall'adattatore e non dall'autore originale, si fa una distorsione (non voglio usare termini più estremi :P) dell'opera originale. Il dialogo non è più di Miyazaki che l'ha sceneggiato, ma anche di Cannarsi che ci ha messo del suo. Troppo.

Ponyo e in parte Arrietty in Giappone sono opere per bambini. Il target è quello. Non è sovraccaricandoli di dialoghi assurdamente barocchi che gli dai un significato più profondo.

Ovviamente è solo un parere personale :)

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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 11:13 
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Iscritto il: gio 1 ott 2009, 14:47
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Ovvio che è un parere personale.

Io di natura sono abbastanza complesso e complicato, aggiungere barocco... così il mio scrivere, che riflette me stesso.

E soprattutto ho bisogno di una continua presa sulla mia attenzione o mi annoio, da qui l'esigenza di un linguaggio che non mi risulti quotidiano.

Ad esempio in NGE non potrei immaginare un parlato diverso. :D :D


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 11:15 
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Località: Zena, belandi !
dancasti ha scritto:
ok, allora educami questa frase:
    quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi!
g:lol:


mamma mia, quando l'ho sentita ho sgranato occhi ed orecchie.
:o :?

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4 aprile 1978: io c'ero.
26 aprile 2009, Marnate: c'ero anche lì !


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 11:21 
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Iscritto il: mar 15 giu 2004, 21:08
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Località: cremona
Neron ha scritto:
Io di natura sono abbastanza complesso e complicato, aggiungere barocco... così il mio scrivere, che riflette me stesso.

E soprattutto ho bisogno di una continua presa sulla mia attenzione o mi annoio, da qui l'esigenza di un linguaggio che non mi risulti quotidiano.

Ad esempio in NGE non potrei immaginare un parlato diverso. :D :D

Ma allora sei tu che devi cercare cose che si adattano al tuo gusto, non forzare al tuo gusto ciò che non lo è :roll:

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Anna Lunlun
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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 11:40 
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Ovviamente sì, però dato che questo risponde ai miei gusti e lo trovo coerente, non mi trovo daccordo nel criticarlo. :D :D


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 13:40 
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Iscritto il: gio 14 ago 2008, 13:30
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Neron ha scritto:
Dancasti non ci riesco, ma ad ogni modo è un modo espressivo che mi piacerebbe possedere quotidianamente, lo dico seriamente.

Fa.Gian non si tratta di leziosità o costruzioni semantiche complesse, si tratta di scelte stilistiche. A me piace questo genere di opere, questo genere di complessità evocativa e linguistica, mi emoziona, mi stimola, mi inquieta, mi coinvolge... insomma sicuramente lo apprezzo molto più di un linguaggio diretto e immediato.

E' uno dei motivi per cui ho sempre apprezzato alcuni autori della Marvel, questa è arte... non telecronaca... e ognuno si sceglie ciò che gli piace, così come ogni autore è libero di esprimere ciò che vuole come vuole. Non apprezzo l'arte astratta, ma il manierismo, non apprezzo molto un Van gogh, ma amo Degas o Tintoretto. Ma mai direi che alcuni di questi non siano immensi artisti.

Affermo questo, nella convinzione che non sia nell'adattamento italiano da ricercare l'origine della scelta di un certo livello tonale, ma in una scelta di conformità all'opera originale. Qualora mi capitasse di ascoltare l'audio originale, riferirò a riguardo. Ad ogni modo ho trovato che molte delle scelte fatte sia uno stimolo alla lettura delle immagine in un certo modo... e questo modo è alla base del significato che si intende dare al film.

Quanto alla diffusione presso il grande pubblico, premettendo che non credo che siano questi aspetti a condizionarne la dimensione, ritengo piuttosto presuntuosamente che sia arrivato il tempo che il pubblico si adatti alle opere, che ne venga educato e sospinto in avanti... con uno stile che ci deriva direttamente dalle Dionisie greche o dal teatro shakespeariano.



Non viviamo in Giappone, quel tipo di linguaggio appartiene a quella cultura. I bambini la sono semi-adulti, sono responsabilizzati. L'istruzione è diversa. E non parlo di superiorità, ma di modi di vivere diversi. Non serve un linguaggio da mercato nei film, ma un linguaggio più adatto culturalmente, rimanendo comunque fedeli all'edizione originale. La traduzione fedelissima di certe espressioni stona a volte nel contesto di certe scene. L'ho notato pure in Totoro.


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 13:44 
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Iscritto il: gio 14 ago 2008, 13:30
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Haranban ha scritto:
Neron ha scritto:
Come al solito intravedo questioni personali, non entro in merito perchè non mi interessano... ma continuo ad apprezzare questo genere di linguaggio... perchè risponde al mio gusto e lo trovo ben adeguato.


Io invece sono d'accordo con Tarrasque.
Soprattutto, trovo davvero sbagliato che, in qualche modo, si manipoli l'opera originale.
Il bambino non parla forbito. Il bambino parla il giapponese.
Quindi il bambino non deve parlare forbito: deve parlare italiano :)

Quello che fa Cannarsi non è adattamento. E' traduzione letterale.

Neron ha scritto:
Fa.Gian non si tratta di leziosità o costruzioni semantiche complesse, si tratta di scelte stilistiche. A me piace questo genere di opere, questo genere di complessità evocativa e linguistica, mi emoziona, mi stimola, mi inquieta, mi coinvolge... insomma sicuramente lo apprezzo molto più di un linguaggio diretto e immediato.


Quando la scelta stilistica viene fatta dall'adattatore e non dall'autore originale, si fa una distorsione (non voglio usare termini più estremi :P) dell'opera originale. Il dialogo non è più di Miyazaki che l'ha sceneggiato, ma anche di Cannarsi che ci ha messo del suo. Troppo.

Ponyo e in parte Arrietty in Giappone sono opere per bambini. Il target è quello. Non è sovraccaricandoli di dialoghi assurdamente barocchi che gli dai un significato più profondo.

Ovviamente è solo un parere personale :)


Sono d'accordo.


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 14:49 
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Iscritto il: mar 8 giu 2004, 13:38
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Vi ricordate la storia "Asterix in Britannia"?
I bretoni che parlano in italiano, con costruzione sintattica anglosassone?
Ricordate le "romane pattuglie" e amenità varie?

Ecco, le traduzioni dello Shit, sono uguali, con la differenza che Goshinny era ironico, C4nn4rsi è serio

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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori.
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Luca Bizzarri: "Non posso pensare bipartisan, io penso per i cazzi miei"


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MessaggioInviato: mar 18 ott 2011, 18:16 
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Iscritto il: gio 1 ott 2009, 14:47
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Nell'evidenza di non potermi tenere la mia idea, frutto dei miei gusti e delle mie considerazioni... conosco il Giapponese a sufficienza, credo di conoscere anche un pochino la loro società, ma tant'è... annuncio vobis che mi avete convinto.

Nella speranza di essere accettato nel gruppo. :D :D

Spero sia tutto ok.


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MessaggioInviato: mer 19 ott 2011, 12:32 
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Iscritto il: dom 5 nov 2006, 22:03
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Mi sto sfasciando dal ridere con questa discussione....
Gualtiero fa traduzioni letterali.... Provate a andarglielo a dire... :lol:

Alla fine però resta l'amarezza di constatare che nel Paese dove forse l'arte del doppiaggio ha raggiunto i livelli più alti, siamo condannati ad avere sempre adattamenti insoddisfacenti: o ci sono addetti come Gualtiero che, immagino in buona fede, lavorano con una minuzia e uno zelo da ottenere risultati assurdi, improbabili e impresentabili, oppure dobbiamo accettare adattamenti approssimativi, grezzi, se non alle volte ignobili (vedi anni e anni di scempi firmati Mediaset).

E forse se oggi ci imbattiamo in adattamenti che tentano di rincorrere una filologia esasperata (coi risultati astrusi che vediamo) è anche colpa di personaggi come la Valeri Manera che per anni hanno violentato e stuprato opere dell'ingegno altrui, comodi comodi dietro alle loro scrivanie, senza che nessuno gli facesse pagare il danno culturale che la loro ottusità boriosa e interessata ha causato. (giusto perché sia chiaro come la penso su questa gente)

Mi fermo perché non voglio andare off-topic. Qui si parla di Arrietty.


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MessaggioInviato: mer 19 ott 2011, 20:40 
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Iscritto il: gio 14 ago 2008, 13:30
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Io non generalizzerei troppo. E' vero che alcuni adattamenti italiani sono discutibili, ma AVM ha più meriti che demeriti.
Se non era per lei, chissà cosa non avremmo visto negli anni 80 e 90.
La sua "cattiva reputazione" è prevalentemente frutto di leggende metropolitane. Ha tagliato questo, ha modificato quello. Si, l'ha fatto, ma non ha stravolto chissà quali contenuti (eccetto rari casi, come l'episodio delle mestruazioni in "Temi d'amore").


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MessaggioInviato: mer 19 ott 2011, 21:15 
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Iscritto il: gio 1 ott 2009, 14:47
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E' quasi magia johnny?


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MessaggioInviato: mer 19 ott 2011, 22:46 
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Iscritto il: gio 14 ago 2008, 13:30
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O la vedevi tagliata o non la vedevi affatto. Ha rimosso fan service gratuiti quanto inutili. Ha depurato la serie: è andata contro una cultura o contro un abuso di doppi sensi e ammiccamenti (che ai fini della storia non erano importanti)?


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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 0:59 
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Iscritto il: dom 5 nov 2006, 22:03
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Adesso io ho un dubbio.
O hai deciso di trollare oppure qui siamo in piena apologia di reato.

Premessa: quelli che chiamiamo confidenzialmente "cartoni" sono opere dell'ingegno tutelate dal diritto internazionale.

*PIGO* ha scritto:
O la vedevi tagliata o non la vedevi affatto.

Mi complimento per l'esordio del tuo commento: bella davvero questa mentalità ricattatoria. A tutti i meschini che mi si sono avvicinati in vita mia con questo atteggiamento, posso dire con orgoglio di aver sempre risposto che facevo volentieri a meno delle loro offerte monche. Ah già, e anche di andarsi a inculare. Tout court.

*PIGO* ha scritto:
Ha rimosso fan service gratuiti quanto inutili.

"Inutili": vocabolo interessante. Adatto, peraltro, anche ai giudizi tuoi e della Manera su una qualunque opera, diciamocelo.
Ora, di grazia, vorrei sapere chi ha dato il diritto a te o a quella mezza delinquente della Manera di stabilire che cosa sia "gratuito" o "inutile", ma soprattutto in base a quale "autorevolezza" ci si arroga il compito di emettere tali giudizi. Quante e quali serie a fumetti o animate create da voi potete vantare tu e la Manera? Sono in numero e soprattutto QUALITA' paragonabili ai lavori del signor Kazuya Terashima (visto che l'esempio in questione è opera sua)??
Ma fatemi il piacere.....

*PIGO* ha scritto:
Ha depurato la serie: è andata contro una cultura o contro un abuso di doppi sensi e ammiccamenti (che ai fini della storia non erano importanti)?

"Depurato"?? Io non so se ti sei reso conto mentre scrivevi dei termini che usavi e del loro significato....
La sovrapposizione del concetto di "censura" a quello di "adattamento" nelle tue parole è chiaro, cristallino: si parla di adattamento e si intende in tutto e per tutto censura, e l'impressione è che risulti a te naturale (che lo fosse per la Manera era già chiaro da tempo); come se il lavoro di adattamento fosse NATURALMENTE, OVVIAMENTE, quello di moncare, tagliare, sfregiare l'opera dell'autore.

Continui poi a dare giudizi, vedo: "doppi sensi e ammiccamenti che ai fini della storia non erano importanti"....
Mi domando ancora in quale università o scuola specializzata, tu abbia la cattedra di Sceneggiatura, perché per tranciare simili sentenze occorre avere le carte in regola.

Quanto alla tua domanda, beh, la risposta non può che essere una e una sola, ovvero che si è voluto andare contro una cultura. La cultura di chi vorrebbe che la fruizione di opere create da autori provenienti da altri paesi, da civiltà diverse, fosse la più aperta possibile, in modo da poter permettere a chi ne gode di avere visioni della realtà diverse da quelle a cui si è abituati, per magari arricchirsi. Questo, almeno dal punto di vista morale, è un atteggiamento criminale.

E qui torno alla "apologia di reato" cui accennavo all'inizio: secondo me sostenere l'operato di chi ha commesso questi scempi è proprio una apologia. Il reato sta nel fatto che come dicevo queste opere sono tutelate dal diritto d'autore! Non puoi impunemente prenderle e vivisezionarle per il solo fatto che tu e quel porco del tuo padrone avete bisogno PER FARE PIU' SOLDI di vendere ANCHE a un pubblico di bambini e mamme un prodotto che era pensato per un target più elevato.

Ma la cosa ancora più grave, anche se a quanto pare in pochi la sentono oltraggiosa quanto la sento io, è la solita faccenda dei nomi. Tu domandi se si sia andati contro una cultura; ci fai anche lo spiritoso ponendo la domanda come se fosse retorica. Il cambiare i nomi, neanche tutti poi, usando la scusa dell'evitare al pubblico italiano il disagio del nome straniero (poi ce ne metti uno INGLESE, buffoni!) è esattamente la dimostrazione che si voleva semplicemente andare contro una cultura. Se l'intenzione fosse stata quella di difendere una identità nazionale nei nostri poveri infanti, allora NON SI USAVANO NOMI IN INGLESE.
PUNTO.

In conclusione, tra persone che ragionano e operano come la Manera e pensano che sia giusto fare così, e persone che lavorano come Gualtiero, con il quale sono in disaccordo su tutto (ideologie, opinioni, approccio alla vita e quant'altro), ma sulla cui onestà intellettuale non ho molti dubbi, preferisco di gran lunga le seconde. Fanno sicuramente meno danni.


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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 2:16 
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Iscritto il: mar 4 nov 2003, 0:00
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Località: Alessandria
Qui da me non è ancora arrivato ed inizio ad avere dei dubbi :?
Sarebbe un peccato, proiettano porcate come Maga Martina, Gnomeo & Giulietta e non un film di animazione con i controcosi?


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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 6:31 
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Iscritto il: mar 8 giu 2004, 13:38
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Località: Genova
Noctes!!!!! o___O

Ti adoro!!! (tranne sul giudizio dell'onesta intellettuale dello "Shit", sarà anche "onesto", ma l'intelletto proprio non ce lo vedo ;) )

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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 7:19 
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Iscritto il: gio 13 feb 2003, 10:26
Messaggi: 12887
*PIGO* ha scritto:
O la vedevi tagliata o non la vedevi affatto. Ha rimosso fan service gratuiti quanto inutili. Ha depurato la serie: è andata contro una cultura o contro un abuso di doppi sensi e ammiccamenti (che ai fini della storia non erano importanti)?


Generalmente, se devo scegliere tra un'opera censurata e non vederla, preferisco non vederla.

In ogni caso, la questione del "o così o pomì" è un po' troppo dietrologica. Facile aver ragione così. Ma fisto che la tietrologia non si può dimostrare è un'arma a doppio taglio.

Certo, non l'avremmo visto. Sulla SUA televisione. alle SUE regole.

Ma SE non ci fosse stata AVM e soprattutto Mediaset col suo monopolio, chi dice che non l'avremmo vista sulle private con un adattamento senza censure? D'altronde Ken il Guerriero che è sfuggita alle loro grinfie, è andato in onda senza problemi.

Anzi, magari senza di loro avremmo potuto vedere i tanti robottoni anni '80 che non abbiamo visto invece delle commediole zuccherine e le maghette del cazzo che ci hanno propinato. Ma appunto, è dietrologia.

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4/4/1978. Io c'ero.
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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 7:59 
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Iscritto il: mer 21 feb 2007, 23:07
Messaggi: 5244
Località: Agliana (la Svizzera tra Prato e Pistoia)
Che bello leggere Noctes che non scrive solamente "Scusate sono in ritardo" o "Porca puttana non mi hanno dato le ferie!". Un esempio diamantino di un pensiero filologicamente corretto.
Dite ai mod di controllare l'orario di accesso di Noctes e confrontarlo con quello di pubblicazione del messaggio, perchè o ci ha messo un'ora a scriverlo oppure è stato un getto istintivo molto ispirato.
Nel qual caso l'accesso al forum al suddetto utente sarebbe da limitarsi a quella sola fascia oraria.

Tarrasque ha scritto:
Anzi, magari senza di loro avremmo potuto vedere i tanti robottoni anni '80 che non abbiamo visto invece delle commediole zuccherine e le maghette del cazzo che ci hanno propinato. Ma appunto, è dietrologia.

Bello mio, dietrologia una sega!! Un filone come quello robotico, che era andato per la maggiore in Italia, avrebbe trovato molti altri eroi da importare dalla sempreverde offerta giapponese. E con il traino di giocattoli che si portavano dietro difficilmente è ipotizzabile che sia avvenuto un cambio di tendenza così radicale senza una volontà precisa (nel caso specifico potremmo dire pure un deus ex machina) di cambiare in toto il palinsesto e l'offerta, come a tirare una linea di demarcazione fra un prima e un dopo.
In parte, e con il molti benefici, a favore della tesi si potrebbe portare il caso Power Rangers. Ma ora non ho più voglia di scrivere e passo al cazzeggio:Tarra mi sa che di maghette potresti non averne viste abbastanza ancora, a meno che tu non voglia la prima infante coi magli d'acciaio.

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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 10:07 
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Iscritto il: gio 3 nov 2005, 23:11
Messaggi: 1772
Località: BARI
Io non promuovo affatto il film.
Niente di nuovo, già visto, ed il solito "pippone" ambientalistico.

Per fortuna il film era mezzo muto perchè devo dire che non solo a volte non ho capito che cosa dicevano i personaggi (in una scena in particolare tra i muri delle pareti il papà dice qualcosa ad Arietty per cui mi sono girato al mio amico e gli ho detto... "EH????") ma certe scelte di frasi IMPOSSIBILI in Italiano mi creavano un totale velo di distacco e mancato coinvolgimento nel film.

Dubito che in lingua "originale" volessero il distacco del fruitore dal film (non dall' "opera", è un film, è un cartone animato, è qualcosa che dovrebbe intrattenere).

Nessuno affiancherà mai C4nn4rsi, dubito che gli si potrebbe star vicino per più di un paio d'ore senza sbroccare...!!! :D (battutaccia, ma non so fino a che punto).

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Benedetto "Enciclopedia" Gemma
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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 10:30 
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Iscritto il: dom 25 giu 2006, 4:23
Messaggi: 679
Località: Mirabella Imbaccari (CT)
Enciclopedia ha scritto:
Nessuno affiancherà mai C4nn4rsi, dubito che gli si potrebbe star vicino per più di un paio d'ore senza sbroccare...!!! :D (battutaccia, ma non so fino a che punto).

L'ho ascoltato a Catania durante la manifestazione Etna Comics e devo dirti che a volte è irritante perchè concepisce il mondo solo secondo la sua visione personale, è testardamente convinto del suo operato (e ciò può essere anche un pregio)

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...questo sito che cosa può fare, io non ci credevo ma posso sognare...


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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 10:39 
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Iscritto il: lun 4 nov 2002, 10:44
Messaggi: 22202
Località: Busto Arsizio (Side3)
Enciclopedia ha scritto:
in una scena in particolare tra i muri delle pareti il papà dice qualcosa ad Arietty per cui mi sono girato al mio amico e gli ho detto... "EH????"

viewtopic.php?p=405742#p405742 g:roll:

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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 11:02 
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Iscritto il: dom 5 nov 2006, 22:03
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Gojira'54 ha scritto:
Dite ai mod di controllare l'orario di accesso di Noctes e confrontarlo con quello di pubblicazione del messaggio, perchè o ci ha messo un'ora a scriverlo oppure è stato un getto istintivo molto ispirato.

Sbagliate tutte e due: ci ho messo DUE ORE. :roll:


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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 12:37 
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Iscritto il: mer 21 feb 2007, 23:07
Messaggi: 5244
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Hai scritto la brutta copia su un foglio protocollo?

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MessaggioInviato: gio 20 ott 2011, 13:44 
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Precisazione inutile, innanzitutto: il non essere estimatore del lavoro di Cannarsi non mi fa certo automaticamente apprezzare lavori del tipo opposto, anzi.

Io però lo vedo come un passare da un estremo all'altro (censura, tagli a cazzodicane, stravolgimenti totali di trama da una parte, estremizzazione di una prosa desueta e non contestualizzata dall'altra parte).

Quello che mi piacerebbe vedere - e non mi sembra di chiedere la luna - è semplicemente un lavoro ben fatto. Che, innanzitutto, rispetti lo spirito dell'opera originale; e che, in secondo luogo, possa essere fruito in modo fluido dai destinatari finali senza che si crei quel distacco destritto da Enciclopedia.

Se poi mi si chiedesse di scegliere, è altrettanto ovvio che preferirei un Cannarsi qualunque che fa (in proporzione) meno danni della AVM (e di AVM ce n'è una sola) :) Ma qui sarebbe come chiedere:

"Preferite la crema novi o la crema di cioccolato scaduta senza nocciole e con qualche formica dentro?"

(in questa metafora ardita, la nutella equivale al lavoro ben fatto che chiedo io e quindi non ce la infilo nella domanda :P)

Detto questo, sono profondamente d'accordo con il resto dello scritto del buon Noctes.

Io ieri riflettevo su questo aspetto, ma probabilmente sto per dire una cazzata sovrumana. Mettiamolo come uno spunto su cui discutere :)
In generale, noto che i giapponesi cerchino di trasmettere un'emozione più attraverso le immagini o i suoni che attraverso le parole. Tanto che, spesso, per loro è preferibile il silenzio, certamente più espressivo di un monologo parlato. La poetica delle parole ricercate non mi sembra un aspetto su cui il cinema giapponese abbia puntato, e in questo senso mi sembra che lo stesso Miyazaki sia decisamente giapponese. Il voler quindi adattare (in modo forzato) i dialoghi allo stesso livello di poetica delle immagini mi sembra una cosa... poco giapponese e molto poco miyazakiana.
Ma magari è soltanto una mia impressione.

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Haranban ha scritto:
Precisazione inutile, innanzitutto: il non essere estimatore del lavoro di Cannarsi non mi fa certo automaticamente apprezzare lavori del tipo opposto, anzi.

Io però lo vedo come un passare da un estremo all'altro (censura, tagli a cazzodicane, stravolgimenti totali di trama da una parte, estremizzazione di una prosa desueta e non contestualizzata dall'altra parte).

Quello che mi piacerebbe vedere - e non mi sembra di chiedere la luna - è semplicemente un lavoro ben fatto. Che, innanzitutto, rispetti lo spirito dell'opera originale; e che, in secondo luogo, possa essere fruito in modo fluido dai destinatari finali senza che si crei quel distacco destritto da Enciclopedia.

Un aspetto di quel che ho cercato di dire nel mio post è proprio che io mi sono convinto (sbaglierò, ma credo che almeno in parte sia vero) che se oggi viene data carta bianca a un adattatore come Gualtiero da nientepopodimeno che una casa come lo Studio Ghibli è anche per colpa degli adattamenti sciagurati che sono stati fatti in passato nel nostro paese: nessuno potrà mai negare che lo Studio è a conoscenza di quello che è stato fatto a Conan qui in Italia, e trovo naturale che abbiano deciso di non consentire più a nessuno che non sia un filologo al parossismo di mettere le mani sulle loro opere: in questo va detto che Gualtiero ha saputo "vendersi" molto bene con Studio Ghibli e Lucky Red, ottenendo la supervisione e non dico carta bianca (perché comunque le sue traduzioni passano il vaglio della casa madre), ma quasi, almeno per quanto riguarda la scelta dei doppiatori.
Insomma le frasi astruse di Gualtiero ce le dobbiamo sorbettare in un certo senso ancora per colpa della Manera e compagnia.

E comunque vi faccio una domanda: ma scusate, per carità il lavoro di Gualtiero ha dei difetti oggettivamente indigeribili, però allora vorrei sapere secondo voi in Italia chi fa degli adattamenti DECENTI?? C'è qualcuno? Un alternativa?
Ma vi rendete conto che gli adattatori italiani, lasciate stare la Manera, sono quelli che inventano titoli di film del calibro di "Se mi lasci ti cancello"??! Io a un cancello ti ci lego, ti sbudello e poi ti lascio a crepare mangiato dalle formiche! Sono stato chiaro?
Vorrei capire chi sono questi "bravi adattatori" che abbiamo in Italia. Dove sono? Per che produttori cinematografici lavorano? Io sinceramente non ne vedo. Sarò ignorante che vi devo dire.
Oppure (e ho paura che sia proprio così) gente brava ce ne sarebbe, ma viene tenuta da parte perché come dicevo nel primo post, non si vuole che ci sia un confronto onesto con le altre culture, si vuole lasciare regnare lo stereotipo, il luogo comune, quella sottospecie di cultura che porta ancora la stragrande maggioranza delle persone che incontro e con cui parlo, tra i colleghi, sui treni passeggeri, in giro (la chiacchiera non mi manca lo sapete) a confondere i cinesi coi giapponesi. Quella "gente" che qualcuno intelligentemente definiva "siete come sabbie mobili, tirate giù".
Ma qui stiamo sforando nei massimi sistemi... :roll:

Haranban ha scritto:
Se poi mi si chiedesse di scegliere, è altrettanto ovvio che preferirei un Cannarsi qualunque che fa (in proporzione) meno danni della AVM (e di AVM ce n'è una sola) :) Ma qui sarebbe come chiedere:

"Preferite la crema novi o la crema di cioccolato scaduta senza nocciole e con qualche formica dentro?"


In pratica si ripropone in questo ambito il discorso che faceva Grillo sulla politica italiana: in questo cazzo di paese siamo sempre stati costretti a scegliere tra il peggio possibile/immaginabile e il LEGGERISSIMAMENTE meno peggio. Siamo alle solite anche nell'adattamento cinematografico.


Haranban ha scritto:
Io ieri riflettevo su questo aspetto, ma probabilmente sto per dire una cazzata sovrumana. Mettiamolo come uno spunto su cui discutere :)
In generale, noto che i giapponesi cerchino di trasmettere un'emozione più attraverso le immagini o i suoni che attraverso le parole. Tanto che, spesso, per loro è preferibile il silenzio, certamente più espressivo di un monologo parlato. La poetica delle parole ricercate non mi sembra un aspetto su cui il cinema giapponese abbia puntato, e in questo senso mi sembra che lo stesso Miyazaki sia decisamente giapponese. Il voler quindi adattare (in modo forzato) i dialoghi allo stesso livello di poetica delle immagini mi sembra una cosa... poco giapponese e molto poco miyazakiana.
Ma magari è soltanto una mia impressione.

Non so che dire: questo aspetto della questione non posso valutarlo perché non conosco così bene la cultura del sol levante.


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