La discussione va "resettata" perché è stata posta male all'inizio: frasi tipo "In questa si vede anche il seno", "mi sono venuti i vomiti" fanno scattare, ovviamente, un moto di protesta, perché in un periodo in cui in metà dei programmi televisivi le donne stanno in costume da bagno e certe pubblicità sono quasi pornografiche, additare la D'Avena come svergognata perché s'intravede il seno in una foto o perché si arriccia i capelli con il dito francamente fa ridere. E in tutta sincerità preferisco vivere in un paese in cui una donna può indossare una maglietta con la scollatura piuttosto che in uno in cui per legge deve coprirsi da capo a piedi. Non sopporto il moralismo stupido.
Detto questo e tornando alla questione dei cartoni sulle copertine, non credo sia tanto un discorso di diritti, perché come dimostrava FDiv88 anche negli ultimi anni su alcuni cd erano presenti. Penso che sia stata una scelta di Cristina. A parte la copertina di "Estate d'amore" - che non è una sigla di cartoni e pertanto che c'azzecca? - le altre sono "Cristina e i tuoi amici in tv" della fine degli anni 2000, anni in cui Cristina ha inciso due brani pop per la prima volta (le canzoni dei telefilm sono un altro discorso), "Innamorati dentro un film" e "Tutto sa di te", che ha presentato anche alla commissione esaminatrice di Sanremo. Pertanto stava sicuramente pensando di rilanciarsi in ambito pop (non credo nel senso di abbandonare le sigle anche perché dopo 30 anni sarebbe dura; ma di "ampliare" il repertorio), e la sua immagine voleva essere legata più al personaggio D'Avena in quanto cantante a tutto tondo, che ai cartoni animati. Che del resto scarseggiano, come sappiamo.
Più che di copertine da "svergognata alla Britney Spears", quindi, parlerei di una certa "
Pausinizzazione"

Sappiamo che purtroppo i brani non sono stati accettati a far parte del Festival, ma non credo che Cristina abbia perso questa ambizione, quella di essere una cantante in quanto tale più che "la voce dei cartoni animati" e basta; da ciò si spiega che anche il "30 e poi" ha quello stile.
Cuorforte dixit
