Ma state veramente scherzando?
Parlare di politica per voi significa solo dire "io voto destra" "io sono contro berlusconi etc."?
é ovvio che la politica attiene alla nostra vita ed è importante.
Se si dice che parlare di questi referendum non è politica perché è vita, alle prossime elezioni sfido chiunque di voi a non trovare un qualsiasi argomento che non sia importante.
I referendum sono politica, e dire che astenersi o andare a votare non è una posizione politica, non è possibile.
A questo punto, andrebbe cambiato il regolamento, per par condicio, perché vi dico subito la mia posizione politica:
per me il referendum è un istituto in sè da abolire, introdotto con calcoli sbagliati dagli oppositori della legge sul divorzio in tempi ormai lontani ed utilizzato sistematicamente dai Radicali per dare voce ad un partito che altrimenti non avrebbe rappresentanza in parlamento.
Avrebbe certamente senso concedere la possibilità alla maggioranza degli elettori di abolire leggi imposte dalla maggioranza parlamentare, ma su UN quesito specifico (meglio, su una legge o su una cospicua parte di essa), che sia di interesse collettivo e che sia conosciuto e compreso dalla popolazione tutta.
In questo senso, aborto e divorzio sono esempi perfetti (e guarda caso, sono infatti casi in cui ha vinto il NO!), perchè tutti sapevano o avevano esperienza diretta o indiretta di cosa sia l'uno, cosa l'altro.
Proprio per questo non dovrebbe senso, a parer mio, parlare di "sensibilizzazione": perché gridare allo scandalo del disinteresse della popolazione, quando i quesiti sono astrusi, tecnicamente calcolati per avere un effetto indiretto che noi stessi non sappiamo qual'è?
Voi mi dite che non è questo il caso? Lo si dice, da chi ingenuamente ha preso sul serio i quesiti referendari per propri motivi politici o esistenziali, su tutti i referendum. L'ho sentito dire anche su quello sulla caccia o sull'abolizione del Ministero dell'Agricoltura. Nessuno sa quale è stata la vera conseguenza sciagurata dell'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, al di là del vantaggio politico monetaneo di mandare in galera i socialisti.
La mia esperienza personale è che ho cominciato a votare appena sono stati introdotti i referendum Segni (cui ho votato infatti 8 NO), e che - a parte la disgraziata legge sul maggioritario - non sono serviti ad un emerito tubo.
Per vedere proposti l'anno successivo 12 referendum, sugli argomenti più vari, sempre per gli stessi motivi pretestuosi, in cui - sempre i radicali - volevano cavalcare, confondendo la popolazione, la spinta del referendum degli anni precedenti.
Alla fine, con questo ignobile abuso di uno strumento introdotto in tutta fretta e senza le opportune limitazioni, quali un aumento del numero di firme necessarie ed un preciso contingentamento qualitativo e quantitiativo dei quesiti.
Finisco con il mio appello politico, a tutti, di destra o di sinistra, che hanno a cuore che la maggioranza parlamentare venga intelligentemente controllata da una popolazione politicamente interessata, preparata, ma corretta:
ASTENETEVI dal votare QUALUNQUE referendum, fosse anche nel vostro interesse, fino a che non vengano predisposti gli strumenti per impedire l'abuso di questo istituto da parte di forze, lobby o gruppi politici che non si sottopongono al giudizio popolare, ma che, promettendo in questo modo favori alle varie forze politiche, riescono ad avere un peso nella quotidiana lotta politica molto maggiore di quello che avrebbero se fossero "trasparentemente".
Così come viene usato, è solo uno strumento scorretto che, invece di giovare alla popolazione ed alla vita democratica del paese, la danneggia, rendendo cattive leggi già scritte male e facendo intravedere chissà quale battaglia ideologica in questioni calcolate a tavolino per chissà quale interesse.
O, al minimo, per un vantaggio politico momentaneo di una o di un'altro partito, ma soprattutto di chi partito non è e non ha, e non esce allo scoperto.
Oggi è la battaglia del "laicismo", ieri quella dell'"ecologismo", domani sarà un'altra scusa per convincere la gente di avere espresso un opinione, facendogli votare qualcosa che non ha l'effetto propagandato, quando invece la opinione dell'elettorato avrebbe dovuto (e qui sta il punto) essere stata espressa nel momento delle elezioni.
Questo però im pare che però la gente in Italia lo sappia, perché gli ultimi referendum, grazie a Dio, sono falliti, mentre la partecipazione alle elezioni politiche ed amministrative è stata ottima.
_________________ Inchinatevi di fronte al simbolo dello Shogun Mitsukuni Mito. Inchinatevi!
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