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Io non so - laicamente - quando nasca la vita.
Quello che spero, è che nessun'altro voglia stabilirlo al posto di qualcun'altro che non può esprimersi. Ecco tutto.
Allora, dopo questa affermazione non ti capisco più.
Allora: laicamente non sai quando inizia la vita, ma religiosamente ritieni che il momento sia quello del concepimento.
Ok. Nessuno ti può impedire di credere quello che vuoi.
Però, io non la penso così e in Italia ce ne sono tanti come me.
Dunque, noi che dovremmo fare?
Lo stato è laico, giusto? Allora dovrebbe pensarla laicamente (non sa quando inizia la vita).
Quindi perché fare una legge che abbracia il pensiero religioso di una parte dei cittadini italiani (la vita inizia con il concepimento)?
Appunto perché non si sa quando inizia la vita, e che entra in gioco la personale convinzione di ognuno di noi, perché obbligare con una legge palesemente di indirizzo religioso a considerare la vita il cosiddetto “grumo di cellule”? Non è quantomeno sbagliato in uno stato che ama definirsi laico?
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Questo per te è un crimine contro l'umanità? Spero tu non voglia costringermi con la forza.
In questo caso è quanto esposto da me sopra a essere una costrizione (con o senza uso della forza) a parer mio.
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Vuoi decidere tu quali sono le Bibbie in cui devo credere io? Ognuno dà il suo apporto sulla base dei valori comuni condivisi
Non è Perno e nemmeno io e nemmeno chi la pensa diversamente da te a indicarti in quale Bibbia devi credere, lo sai meglio di me.

Però, se mi parli di “valori condivisi” sbagli in partenza. Non tutti condividono i tuoi valori. Ci sono valori universali condivisibili, ma sai bene anche tu che non si può generalizzare neppure in questo caso.
E poi ci sono “valori culturali” e “valori” ce sono derivati da credenze religiose o filosofiche.
Se un “valore” di questo tipo non mi sta bene, ok, hai ragione tu, si discute civilmente. Però non lo si impone per legge anche a quelli che quel valore non lo condividono.
Ripeto, io e altri come me, compreso Perno, non condividiamo l’idea di conferire status di individuo a quello che per noi è un semplice “grumo di cellule”. Non essendoci prove tangibili che l’essere umano prenda coscienza di se al momento del concepimento (e non è solo una mia convinzione, anche molti religiosi ne hanno parlato in questi termini, altrimenti non si spiegherebbe come mani Dio sprecherebbe una così alta quantità di embrioni che spesso non attecchiscono nemmeno in donne sane e vengono espulsi) la mia opinione è che valga il “penso, dunque sono” e che il feto, con il suo cervello, sia un individuo. Prima no.
Ma c’è una legge che mi impone di pensarla come da te.
E questo è profondamente sbagliato.
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Tu non conosci i motivi che mi spingono a preferire la legge 40 alla cultura Radicale e laicista della vita.
Nemmeno tu conosci le motivazioni degli altri. Profonde, radicate motivazioni, valide quanto le tue magari.

Magari Operno, o anbche io, mi infervoro un po’ perché la cosa ci tocca da vicino e sappiamo cosa vuol dire essere “dall’altra parte della barricata”.
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NON credo che ognuno possa essere lasciato libero di danneggiare gli altri.
NON credo che il danneggiare gli altri significhi solamente quello che dici tu.
“libero di danneggiare gli altri”?
Quali altri? Te? Bugio?
Gli embrioni??? Ma “laicamente” non si sa quando inizia la vita, lo hai detto tu. Quindi cosa danneggerei secondo te? La tua personale visione delle cose?
Spiegami cosa credi che sia il “danneggiare gli altri” nella tua visione dell’esistenza.
Perché per la mia visione, imporre tre embrioni impiantati nell’utero di una donna e farla sottoporre a continui cicli ormonali e a molti interventi di impianto consecutivi perché non si possono congelare gli embrioni è un modo per “danneggiare la vita”. La vita di un individuo già esistente.
Visoni diverse, non trovi?
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è la tua interessantissima posizione politica di indifferentismo etico.
Ma Perno, nel suo interessante piano politico (esposto come esempio fantascientifico nel suo post) non obbligherebbe nessuno a vederla come lui.
Se tu non vuoi praticare l’aborto o la fecondazione assistita, sei libero di farlo.
Sei anche libero di tentare di convincere qualcuno a non ricorrere a queste tecniche.
Lo stato permette solo che queste possano essere applicate per chi lo vuole, non ti impone di ricorrere ad esse.
Il governatore Perno garantirebbe semplicemente l’esercizio della “libera scelta”.
Cosa che ritengo più giusta dell’imporre un divieto su basi etiche o religiose non provate dai fatti.
Cita:
Nessuno te le contesta, dal punto di vista personale, ma le leggi vanno fatte su base comune, e quello che per te è solo lotta alla chiesa, per me attiene alla vita sociale.
Ti ricordo che la religione si basa sul principio della fede (spesso cieca) dell’individuo in dogmi e norme che non sono provati nella maggioranza dei casi (tutte le religioni).
Lo Stato, quando si dichiara laico, non si fonda su questi principi.
Quindi, ripeto, que.llo che per te può essere applicato alla vita sociale non vale per altri. Quindi lo stato deve garantire che tutti, TUTTI, possano agire in maniera diversa da ciò che i tuoi principi etici di derivazione religiosa impongono alla tua persona.
Appunto come dici tu, le leggi vanno fatte su base comune.
Cita:
essere malati di mente non è una cosa di cui si ci può vergnoganre, e che anche loro hanno DIRITTO a vivere.
Pensa che bello sarebbe se oltre a tutelare i portatori di Insufficenze mentali riuscissimo a far sparire il problema, a non far si che altri innocenti soffrano dello steso problema?
Curare i malati, debellare certe patologie. Non è lo scopo ultimo della scienza medica?
Ho scritto troppo. per ora mi fermo...
