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Per discutere sulle sigle dei cartoni ed altro...
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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 16:29 
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Non esiste il diritto alla visione di una serie televisiva o all'ascolto di una canzone, esiste la possibilità di chi ne possiede i diritti a sfruttarli e la possibilità del pubblico di usufruirne a piacere in cambio di un pagamento.

I diritti poi sono di chi li possiede, una canzone non necessariamente è di chi l'ha scritta o incisa o cantata, Jacksons possedeva i diritti di molte canzoni dei Beattles e nessuno dei Baronetti potrebbe esercitare alcuna forma di decisione su tali brani.

Insomma c'è poco da fare, se non chiedere a Mediaset di mandare in replica o dare spazio in altri canali a tali opere... potrebbe sempre decidere di aprire un suon sito on-demand o streaming con pubblicità.

Poi ripeto la questione Mediaset-Youtube si era inasprita da tempo... invece di lamentarsi si potrebbe dire che per lungo tempo si è avuta questa possibilità. Quanto ai diritti del pubblico, Mediaset è la stessa società che cambiò senza quasi avvertimento la data di messa in onda del finale di X-files, finale atteso anni per una serie che regnava incontrastata... almeno così ricordo.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 16:32 
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Neron ha scritto:
Non esiste il diritto alla visione di una serie televisiva o all'ascolto di una canzone, esiste la possibilità di chi ne possiede i diritti a sfruttarli e la possibilità del pubblico di usufruirne a piacere in cambio di un pagamento.

I diritti poi sono di chi li possiede, una canzone non necessariamente è di chi l'ha scritta o incisa o cantata, Jacksons possedeva i diritti di molte canzoni dei Beattles e nessuno dei Baronetti potrebbe esercitare alcuna forma di decisione su tali brani.

Insomma c'è poco da fare, se non chiedere a Mediaset di mandare in replica o dare spazio in altri canali a tali opere... potrebbe sempre decidere di aprire un suon sito on-demand o streaming con pubblicità.

Poi ripeto la questione Mediaset-Youtube si era inasprita da tempo... invece di lamentarsi si potrebbe dire che per lungo tempo si è avuta questa possibilità. Quanto ai diritti del pubblico, Mediaset è la stessa società che cambiò senza quasi avvertimento la data di messa in onda del finale di X-files, finale atteso anni per una serie che regnava incontrastata... almeno così ricordo.


In realtà c'è il diritto a soddisfare i propri bisogni (primari o secondari che siano) nel caso in questione vanno a contrapporsi con la volontà e discrezione del proprietario a far si che quel bisogno sia soddisfatto, però credo che le due cose andrebbero contemplare, cercando soluzioni che vadano bene ad uno e all'altro, e un primo passo verso questo è avvenuto.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 16:42 
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Ok dai ormai si parla di diritti, credo il discorso sia chiaro altrimenti arriviamo al secolare discorso diritto alla libertà contro diritto all'uguaglianza.

La situazione è questa, non c'è alcuna legge che ti possa far obbligare, ad esempio, uno scrittore a far stampare il suo libro.

Però ora mi viene un dubbio... cioè... davvero ci tenevate così tanto? Vi prego ditemi di no! :D :D


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:04 
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Neron ha scritto:
Ok dai ormai si parla di diritti, credo il discorso sia chiaro altrimenti arriviamo al secolare discorso diritto alla libertà contro diritto all'uguaglianza.

La situazione è questa, non c'è alcuna legge che ti possa far obbligare, ad esempio, uno scrittore a far stampare il suo libro.

Però ora mi viene un dubbio... cioè... davvero ci tenevate così tanto? Vi prego ditemi di no! :D :D


certo che nessuno può obbligare nessuno a pubblicare, ci mancherebbe..il discorso è che una volta che hai pubblicato di tua spontanea volontà quella cosa viene resa suscettibile di soddisfare dei bisogni, una persona che sa dell'esistenza di una cosa che soddisfa dei bisogni (chiaramente secondari) nel vedersi tolta la possibilità ricorre ad altri mezzi, se non si vuole questo allora si continua a rendere quel bene disponibile se non si vuole rendere più disponibile quel bene allora tu stesso poni in essere delle conseguenze inevitabili che poni in essere tu stesso. Alla causa sussegue un naturale effetto..ognuno è libero di non volere quell'effetto e di non porre in essere la causa. Se il libro è stato già stampato una volta e non viene più ristampato per volontà dell'autore per leggerlo si ricorrerà alle biblioteche, fotocopie ecc (che nei casi di rarità mi pare che siano anche ammesse, tempo fa lessi la legge sul sito della siae, nel caso in cui i libri siano delle rarità non più in commercio era ammessa la fotocopia). Penso che di ogni cosa esistente c'è sempre qualcuno che ci tiene tanto :) io nel vedere videosigle a testimonianza dei vari passaggi storici con tanto di loghi tv che oltre a testimoniare un qualcosa possono anche portare alla memoria quando si vedeva la serie proprio su quel canale in quel periodo facendo rivivere dei momenti del proprio passato ci tengo un pochetto. Spero che aprano un loro canale youtube, attualmente c'è un sito dove rivedere video mediaset ma principalmente sono solo cose recenti, la RAI tempo fa fece una cosa simile, tanto che si potevano visionare intere serie: anime (come Reporter Blues), telefilm, varietà ecc...ero molto attaccato a quel sito, spero che mediaset possa fare una cosa simile mettendo a disposizione quei contenuti.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:07 
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mi sembra che ci si stia arrampicando sugli specchi....

il titolare dei diritti di un'opera può disporne come meglio crede, senza dover necessariamente pensare al soddisfacimento dei bisogni altrui.
e cmq, si parla sempre di bisogni secondari mica primari (quelli atti alla sopravvivenza del singolo), nel qual caso si farebbe un discorso diverso.

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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:18 
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ne può disporre come meglio crede, ma se non la rende disponibile è lui stesso che sprona gli appassionati di quella cosa a ricorrere ad altri mezzi per vederla, se non vuole questa conseguenza allora che si attivi a non porla in essere. Tralaltro come si possono fotocopiare per intero libri rari e fuori commercio (nel caso in cui sia effettivamente così, potreri ricordare male) non vedo come questo non possa essere applicato ad altre cose.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:30 
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FDiv88 ha scritto:
ne può disporre come meglio crede, ma se non la rende disponibile è lui stesso che sprona gli appassionati di quella cosa a ricorrere ad altri mezzi per vederla, se non vuole questa conseguenza allora che si attivi a non porla in essere. Tralaltro come si possono fotocopiare per intero libri rari e fuori commercio (nel caso in cui sia effettivamente così, potreri ricordare male) non vedo come questo non possa essere applicato ad altre cose.


l'unica cosa a cui può spronare è l'illegalità.
che piaccia o no.

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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:34 
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MarMa ha scritto:
FDiv88 ha scritto:
ne può disporre come meglio crede, ma se non la rende disponibile è lui stesso che sprona gli appassionati di quella cosa a ricorrere ad altri mezzi per vederla, se non vuole questa conseguenza allora che si attivi a non porla in essere. Tralaltro come si possono fotocopiare per intero libri rari e fuori commercio (nel caso in cui sia effettivamente così, potreri ricordare male) non vedo come questo non possa essere applicato ad altre cose.


l'unica cosa a cui può spronare è l'illegalità.
che piaccia o no.


esatto, e se non vogliono questo allora la cosa migliore da fare non è diffonderlo loro stessi in maniera legale? che lo facciano..poi se non vogliono non possono non tenere conto degli effetti che loro stessi causano, c'è una causa ed un effetto. Tralaltro le sigle dovrebbero rientrare nella tutela della SIAE e tra SIAE e youtube un accordo c'è stato, accordo che rende pubblicabili tali opere su youtube, opere i cui diritti di sfruttamente sono state pagate e le sigle dovrebbero rientrarci.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:40 
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Il proprietario dei diritti è la Mediaset... la Siae eventualmente riscuote solo i denari provenienti a questi in nome degli autori e di chi ne ha diritto.

Ma è la Mediaset a decidere se un canale è appropriato o meno per la distribuzione dei propri prodotti e se questa non vuole che alcune sue proprietà si trovino sul Tubo Virtuale poco c'è da dire o fare.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:44 
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Neron ha scritto:
Il proprietario dei diritti è la Mediaset... la Siae eventualmente riscuote solo i denari provenienti a questi in nome degli autori e di chi ne ha diritto.

Ma è la Mediaset a decidere se un canale è appropriato o meno per la distribuzione dei propri prodotti e se questa non vuole che alcune sue proprietà si trovino sul Tubo Virtuale poco c'è da dire o fare.


ok allora che trovino loro stessi delle soluzioni (e di soluzioni ce ne sono a valanga) per arginare il fenomeno. Mediaset video potrebbe esserne una, basta che in qualche modo vengano resi disponibili...se non ritiene adeguato quel mezzo ok basta che ne trovino altri, anche nel loro interesse economico se no chiaramente le cose gireranno inevitabilmente sotto banco.


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 17:57 
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FDiv88 ha scritto:
ok allora che trovino loro stessi delle soluzioni (e di soluzioni ce ne sono a valanga) per arginare il fenomeno. Mediaset video potrebbe esserne una, basta che in qualche modo vengano resi disponibili...se non ritiene adeguato quel mezzo ok basta che ne trovino altri, anche nel loro interesse economico.


è evidente che gli interessi di mediaset non coincidono con quelli di un determinato gruppo di fan (che siano di cartoni animati, sigle, telefilm, documentari o quant'altro)
e non si può neanche pretendere il contrario.

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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 21:17 
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"il titolare dei diritti di un'opera può disporne come meglio crede"
fino ad un certo punto! Lo testimonia il fatto che nel doppio cd dei Balestra non hanno potuto inserire la base di Muteking perchè la BMG (o chi di dovere) non glie lo permetteva e la sigla è solo loro. Oppure, qualche giorno fà ho proposto di dire a Zara di pubblicare un box con tutte le loro canzoni e mi è stato risposto che non lo può fare per problemi di diritti...eppure caxxo le sigle le ha scritte TUTTE lui. Quindi anche gli autori hanno limitazioni sulle loro opere :wink:


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MessaggioInviato: dom 21 nov 2010, 21:23 
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io posso anche comprendere che chi ha creato un opera ne disponga (con le varie conseguenze nel caso dei limiti) ma addirittura che i limiti vengano imposti a chi ne è autore non mi trova d'accordo, anche qua non mi stuperei se gli stessi autori diffondessero le loro produzioni sottobanco, non capisco perchè le case di produzioni non vogliano, a loro cosa va in meno? vabbè..così come il fatto che Cristina non poss amettere i video raffiguranti se stessa sul sito perchè vengono tolti


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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 0:46 
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Non c'entra nulla chi ha creato, composto, cantato o prodotto l'opera... conta chi ne possiede parte o tutti i diritti.


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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 8:53 
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cavaliere ha scritto:
"il titolare dei diritti di un'opera può disporne come meglio crede"
fino ad un certo punto! Lo testimonia il fatto che nel doppio cd dei Balestra non hanno potuto inserire la base di Muteking perchè la BMG (o chi di dovere) non glie lo permetteva e la sigla è solo loro. Oppure, qualche giorno fà ho proposto di dire a Zara di pubblicare un box con tutte le loro canzoni e mi è stato risposto che non lo può fare per problemi di diritti...eppure caxxo le sigle le ha scritte TUTTE lui. Quindi anche gli autori hanno limitazioni sulle loro opere :wink:


infatti ho scritto il TITOLARE di un'opera, inteso come il titolare dei diritti.
non ho scritto l'autore. che è ben diverso.

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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 10:46 
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Neron ha scritto:
Non c'entra nulla chi ha creato, composto, cantato o prodotto l'opera... conta chi ne possiede parte o tutti i diritti.


si ma per me sarebbe più giusto che una persona venicce chiamata in causa nel sindacare su quanto creato da se, sull'uso della propria voce o immagine. Dico che nella titolarità dei diritti per me sarebbe più giusto che anche questi avessero parte della proprietà in modo da sindacare sulla propria voce, immagine. Non ho detto che attualmente avviene così volevo semplicemente dire che, secondo me, sarebbe più giusto che avvenisse così.


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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 11:32 
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I diritti d'autore sono sempre delle brutte bestie.

Diritto d'autore NON UGUALE diritto di sfruttamento economico.

Mediaset ha fatto quello che riteneva fosse in suo diritto, e difatti legalmente parlando l'ha spuntata. Legale giusto però NON SEMPRE UGUALE a moralmente giusto.

Io quello che spero sempre di più è che i vari mezzi di condivisione, tra cui regna sovrano internet, continuino a rompere i maroni a i grossi detentori di diritti sulle opere dell'ingegno e cultura che prima o poi caleranno le brache e si arrenderanno. Che vada a finire che le major discografiche si rendano conto che non è umanamente possibile impedire a qualcuno di scaricare un disco se non lo vuole pagare e che quindi la musica, i film, e tutto il resto venga messo a disposizione in maniera legale e a basso costo.

Il diritto d'autore (in senso economico) così come viene attuato adesso è un'aberrazione e spero che venga stravolto. Non esiste che si continui ad estendere il periodo di durata dei diritti di sfruttamento (cosa siamo arrivati, a 80 anni adesso?) solo perché la Disney possa continuare a fare soldi su Topolino! A mio parere già 10, 20 anni dopo la morte di un autore è tanto. Le creazioni dell'ingegno dopo questo periodo è giusto che diventino patrimonio dell'umanità. Mi sta sul cazzo che se compro un disco dei Beatles parte dei soldi vadano a Yoko Ono o a Jackson o che ne so, addirittura ai figli di Jackson!!!

Quando compro un disco di un artista che mi piace voglio premiare lui, non i suoi figli o parenti arricchiti...

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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 11:52 
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Tarrasque ha scritto:

Il diritto d'autore (in senso economico) così come viene attuato adesso è un'aberrazione e spero che venga stravolto. Non esiste che si continui ad estendere il periodo di durata dei diritti di sfruttamento (cosa siamo arrivati, a 80 anni adesso?) solo perché la Disney possa continuare a fare soldi su Topolino! A mio parere già 10, 20 anni dopo la morte di un autore è tanto. Le creazioni dell'ingegno dopo questo periodo è giusto che diventino patrimonio dell'umanità. Mi sta sul cazzo che se compro un disco dei Beatles parte dei soldi vadano a Yoko Ono o a Jackson o che ne so, addirittura ai figli di Jackson!!!

Quando compro un disco di un artista che mi piace voglio premiare lui, non i suoi figli o parenti arricchiti...


Hai perfettamente ragione, questa parte la condivido totalmente. Così come non è accettabile pensare che sul lavoro di un artista per anni abbiano mangiato, manager, produttori, segretarie, segretarie di segretarie, segretarie di segretarie di segretaria... e poi dovrebbe accettare di guadagnare di meno, ma parlando con un produttore mi fu risposto. Io faccio impresa per guadagnare, il rischio-guadagno lo conosci anche tu... se non supero come guadagno netto le percentuali minime che mi darebbe una finanza non rischiosa chiudo tutto e faccio lavorare le azioni in banca. Ecco questo è il tipo di imprenditoria che andrebbe combattuta

Stiamo andando OT, ma il discorso è quello... fermo restando che è giustissimo che si paghino i diritti, ci diano un modo più snello e meno oneroso.


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MessaggioInviato: lun 22 nov 2010, 12:56 
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Neron ha scritto:
Stiamo andando OT, ma il discorso è quello... fermo restando che è giustissimo che si paghino i diritti, ci diano un modo più snello e meno oneroso.


Esatto. Io magari sarà una mosca bianca, ma sono contento di pagare per qualcosa che secondo me vale. E' purtroppo un valore che si è in gran parte perso. E in questo sicuramente ha un po' di colpa anche la rete, ma meno secondo me di quello che ci vogliono far credere discografici et similia.

Nella mia piccola esperienza, quando uno non vuole cagare i soldi per un disco, non li caga, e punto. Non lo puoi scaricare da internet? Mi viene a chiedere se glielo copio. Non si può copiare? Lo registra dalla radio, come si è sempre fatto dagli anni '70 in poi, piuttosto.

Su questo sarebbe interessante lavorare. Combattere la cultura del "se mi costa, non lo voglio". Le cose belle purtroppo hanno un costo. Non solo in soldi, ovviamente. Però la gente vuole tutto gratis. I dischi senza pagare. La laurea senza studiare. Il successo senza far fatica.

Ovviamente, l'altro lato della medaglia è che chi produce, in questo caso musica, deve darmi qualcosa di più rispetto al gratis, così che giustifica i soldi che mi chiede. Ci sono esempi di successo di chi ha cercato strade diverse dalle major.

Basta vedere Elio, con i suoi CD Brulè, o la politica di abbonamento al fan club che ti permette di scaricare tutto il suo repertorio. Io quando vado ad un concerto di Elio vado sempre di corsa a prenotare un CD, che spesso mi costa più del biglietto del concerto. Perché se lo merita. I Radiohead hanno fatto uscire il loro ultimo lavoro oltre che in versione CD in cofanetto extra lusso con foto e gadget ad un prezzo importante, anche in versione scaricabile per pochi euro. Magari avrà anche raccolto di meno in totale di quanto avrebbe raccolto se fosse uscito nei negozi, però sono tutti soldi che sono andati a loro e non agrossi commerciali corporativi. Questa è la strada.

Io a scuola ho studiato economia. Per cui so che se il nuovo disco di DJ Francesco costa 20 euro, è perché qualcuno ha fatto indagini e ricerche ed è arrivato alla conclusione che tolte le spese (ingenti per un nuovo disco) di produzione, registrazione, mixaggio, promozione, stampa, trasporto, stoccaggio, ecc. e per avere il ricarico aspettato, che negli ultimi anni è basso, il prezzo ottimale è quello.

Ora, se la stessa casa di produzione produce anche i dischi dei Beatles, ovvio che quelli molte delle spese che ho elencato NON LE HA. Le uniche spese vive sono quelle relative al prodotto fisico. Ma certo le spese di registrazione sono state assorbite 40 anni fa. Per cui il ricarico aspettato per singolo disco è ben maggiore di un nuovo disco. Ciò nonostante un Cd dei Beatles costa... 20 euro pure lui?!!?!?

Cosa dice l'economia? Che parte del profitto del disco dei Beatles va a coprire il basso margine del disco di DJ Francesco. Per cui, quando compri un disco dei Beatles finanzi un disco di DJ Francesco!!! Quando penso a cose del genere per forza che poi mi girano le balle. *


* NOTA: questo presume che la EMI sia la casa discografica sia di DJ Francesco che dei Beatles. Sinceramente non lo so e non mi interessa controllare. L'esempio vale lo stesso. Basta sostituire i nomi dei musicisti con quelli che si ritengono più opportuni.

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MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 1:30 
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Ma guarda MarMa che non stavo "attaccando" il tuo discorso, ho preso spunto per dire che non condivido il sistema che impera nel contesto di cui stiamo discutendo :wink:


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MessaggioInviato: mar 23 nov 2010, 9:54 
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Il diritto d'autore è sacrosanto (principalmente quello di venire riconosciuta la paternità dell'opera è e deve essere eterno), quello allo sfruttamento economico pure è giusto ma a mio avviso ci hanno voluto mangiare troppo andando a pestare i piedi alla cultura che benché qualcuno dica che non si mangia è una risorsa fondamentale dell'umanità. A mio avviso 10 anni per lo sfruttamento economico sarebbero stati fin troppi, ma qua si è sempre voluto mangiare l'inverosimile, e come sempre accade quando tiri troppo la corda... Ecco infatti che è arrivata Internet, si sarebbe potuto trovare da subito una soluzione compatibile con il nuovo mezzo di diffusione, invece i soliti furbetti hanno giocato a fare a braccio di ferro con la tecnologia. Risultato, "Vuoi comprare un negozio di dischi, Eduardo?"


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