KBL ha scritto:
OGONBAT ha scritto:
l'astensione è un arma usata una volta da una parte e la volta dopo dall'altra parte...
infatti io la condanno SEMPRE. Del resto il fatto che come ho sottolineato prima esista una norma che punisca penalmente l'invito all'astensione in determinati casi dovrebbe fare capire quando sia pericolosa. Mi rendo conto che possano esistere persone che non intendono esercitare questo diritto di partecipazione del cittadino al potere legislativo, a questo punto allora abbassiamo o togliamo il quorum, di modo invece che chi intende esercitarlo non venga penalizzato in alcun modo
KBL, io capisco il tuo ragionamento, come capisco il ragionamento di tutti (più o meno), ma quello che non è chiaro è che l'astensione è una scelta POLITICA, fatta proprio per impedire, per i motivi più disparati, al referendum di raggiungere il quorum. Come a dire, proprio per penalizzare chi intende esercitare il suo diritto.
E' un po', per intenderci, come l'ostruzionismo parlamentare, esercitato in varie occasioni alcune molto nobili, altre meno. Legittimo, infatti, purché non significhi paralisi, o comprometta le istituzioni democratiche.
Ora, se l'astensione alle elezioni è un danno perché siamo in una democrazia rappresentativa, in cui ogni cittadino E' rappresentato volente o nolente dal parlamentare, questo non vale per il referendum, dove non c'è nessuna garanzia di rappresentatività.
Anzi, proprio per garantire che il voto rispecchi la effettiva volontà della maggioranza c'è il quorum. Proprorre di abolire il quorum sarebbe antidemocratico.
Piuttosto si potrebbe stabilire che basterebbe un numero di sì pari all'effettivo 50% dell'effettivo elettorato attivo, ma il rischio dell'equiparazione "votante=votante sì" comprometterebbe la segretezza del voto. Ma ci si potrebbe lavorare.
Questo è tutto, per carità - meglio moderare i termini, perchè già si è trasceso troppo - nella mia umilissima opinione.
Ma - insisto - il rischio di parlare di politica è sempre questo..